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Visualizzazione dei post da febbraio, 2011

"Le quaranta porte", Elif Shafak, Rizzoli, 2009

Ella Rubinstein ha quarant’anni, una famiglia e una casa perfette, e da tempo ha dimenticato che gusto ha l’amore. Non può immaginare che qualcosa sta per sconvolgere la sua esistenza immobile come le acque di un lago: un libro. Si intitola Dolce eresia , l’autore è uno sconosciuto, e l’agenzia letteraria con cui Ella collabora glielo ha inviato per un parere. È così che la storia della fenomenale amicizia tra il poeta Rumi, lo “Shakespeare dell’Islam”, e il derviscio Shams, l’uomo che viveva di amore mistico, entra come un vento caldo nella vita di Ella, per spalancare porte che sembravano chiuse per sempre. Leggendo, Ella si lascia trasportare nella Turchia del XIII secolo, sulle ali di quella “religione dello spirito” che ispirò a Rumi i versi d’amore più belli di tutti i tempi, e impara le famose “quaranta regole dell’Amore”, che Shams insegnò a Rumi dischiudendo per lui le inaspettate meraviglie del cuore. E quando Ella incontra Aziz Z. Zahara, autore del libro e orm

"L'inquilino del terzo piano", Roland Topor, Bompiani

(Nota introduttiva di Gilberto Finzi, traduzione di Giovanni Gandini) Subentrato nell'appartamento di un'inquilina apparentemente suicida, Trelkovsky si trova piano piano coinvolto in una misteriosa macchinazione ordita dai vicini. Una storia che strega il lettore riga per riga, creando un'insopportabile tensione psicologica generata da elementi che nulla hanno a che vedere con l'horror tradizionale ma che comunque di orrorifico hanno molto: le giornate "normali" di un condominio urbano. Da questo libro è stato tratto il film omonimo di e con Roman Polanski del 1976 http://www.wuz.it/libro/9788845201356/topor-roland/inquilino-del-terzo-piano.html