..."Pensiero, io non ho più parole.
Ma cosa sei tu in sostanza?
qualcosa che lacrima a volte,
e a volte dà luce.
Pensiero,dove hai le radici?
Nella mia anima folle
o nel mio grembo distrutto?
Sei così ardito vorace,
consumi ogni distanza;
dimmi che io mi ritorca
come ha già fatto Orfeo
guardando la sua Euridice,
e così possa perderti
nell'antro della follia."
da "La terra santa"
..."Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare"
da "Clinica dell'abbandono"
Le frasi da usare prima di partire sono "addio", o forse "arrivederci in un giorno migliore". Parla con gli estranei, non tirarti indietro, fatti raccontare, lasciati tentare sempre dal rischio di un errore. Corri sotto il cielo, non ti può far male, evita di preoccuparti della polizia o dei passaporti, le marche da bollo, i contanti sono solo documenti, solo pezzi di carta e niente più. E a te cosa importa di questo se hai visto il mondo? L'hai stretto bene e non hai niente da chiarire, niente da dichiarare. La distanza tra due punti è un insieme di passaggi, di miracoli, di testimoni, resti di animali, vite, minerali. Lascia stare il tempo, tanto dopo il giorno è quasi sicuro che arriva la notte. Non pensare a quello che hai lasciato a casa: sono solo cose, e le cose prima o poi diventano rovine. E a te cosa importa di tutto se hai visto il mondo? L'hai stretto bene e non hai niente da chiarire, niente da dichiarare. E alle dogan...

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