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"Mappe per amanti smarriti", Nadeem Aslam, Feltrinelli

In breve

Una vicenda di amori impossibili che ci introduce nella vita segreta di una comunità di immigrati pachistani in una città europea. Storie di persone che vivono vicinissime a noi e che non potrebbero esserci più distanti e ignote. Il tentativo coraggioso di descrivere dall’interno il conflitto che nasce dalla precarietà dei sentimenti e dall’urto delle culture.

Il libro

Siamo in un’innominata città inglese, uguale a molte altre in Europa, ai cui margini vive una comunità pachistana. Il romanzo si apre con la scomparsa di due amanti, Chanda e Jugnu e ben presto la polizia decide di arrestare i due fratelli di Chanda, indignati dalla loro relazione adulterina. La trama si svolge attorno a questa indagine e apre un mondo al tempo stesso vicinissimo a noi e assolutamente ignoto e inimmaginabile. Kaukab, cognata di Jugnu, vive da più di quarant’anni in Inghilterra, non parla la lingua e cerca di avere a che fare il meno possibile con i bianchi. Donna semplice e ignorante, di stretta fede musulmana (si potrebbe anche dire fanatica), è il personaggio più estraneo a noi, al quale però, nel corso del romanzo, sarà quasi impossibile non affezionarsi. Profondamente infelice, lacerata tra le regole morali delle proprie origini e la realtà che la circonda, Kaukab rispecchia i profondi conflitti che agitano l’intera comunità. La sua rigidità ha allontanato, uno dopo l’altro, i figli che quasi non vogliono avere più contatti con lei perché vedono nel suo fanatismo le cause della sparizione dello zio Jugnu e della sua compagna. Shama, il marito di Kaukab, è invece una specie di libero pensatore, convinto che le due culture debbano e possano integrarsi. Suo malgrado, s’innamora perdutamente di Soraya, una bellissima giovane divorziata appena giunta dal Pakistan. Ma è un amore tragico, che lo renderà per sempre infelice. Ed è sul filo delle infelicità di Shama e Kaukab che corre questo straordinario romanzo, infuso di una fortissima sensualità, arricchito da immagini e metafore che trasformano la quotidianità occidentale in qualcosa di magico e inusuale e che, con amore e struggimento, mette a nudo i disastri che il fanatismo religioso può provocare.

(Traduzione: Delfina Vezzoli)

http://www.feltrinellieditore.it/

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