(Traduzione:
Hado
Lyria)
In breve
A dieci anni dalla sua scomparsa, torna Manuel Vázquez Montalbán con uno strepitoso romanzo inedito della serie Carvalho.
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Il libro
Una ragazza bonaerense bellissima, destinata a diventare l’Emmanuelle
argentina, fugge in Spagna inseguita dai militari. Anni dopo, il
cadavere di una barbona assassinata viene ritrovato a Barcellona.
Carvalho, insieme al fidato Biscuter, dovrà chiarire inquietanti misteri
che coinvolgono il giudice Garzón, l’ispettore-semiologo Lifante, tutta
una serie di emarginati e un nucleo di alleanze segrete tra diversi
stati. La Barcellona crepuscolare del Barrio Chino sta ormai diventando
la città del design mentre, un po’ dappertutto, nuovi cadaveri spuntano
come funghi velenosi. E, sempre presente, il tango. Inedito eccellente,
quasi un prologo al Quintetto di Buenos Aires, ritroviamo qui
personaggi, stile e temi ricorrenti nell’opera di Manuel Vázquez
Montalbán, come la buona cucina, la figura di Pepe antieroe sexy, o il
Biscuter consigliere-intellettuale-modernizzatore.
http://www.feltrinellieditore.it/SchedaLibro?id_volume=5100670
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Le frasi da usare prima di partire sono "addio", o forse "arrivederci in un giorno migliore". Parla con gli estranei, non tirarti indietro, fatti raccontare, lasciati tentare sempre dal rischio di un errore. Corri sotto il cielo, non ti può far male, evita di preoccuparti della polizia o dei passaporti, le marche da bollo, i contanti sono solo documenti, solo pezzi di carta e niente più. E a te cosa importa di questo se hai visto il mondo? L'hai stretto bene e non hai niente da chiarire, niente da dichiarare. La distanza tra due punti è un insieme di passaggi, di miracoli, di testimoni, resti di animali, vite, minerali. Lascia stare il tempo, tanto dopo il giorno è quasi sicuro che arriva la notte. Non pensare a quello che hai lasciato a casa: sono solo cose, e le cose prima o poi diventano rovine. E a te cosa importa di tutto se hai visto il mondo? L'hai stretto bene e non hai niente da chiarire, niente da dichiarare. E alle dogan...
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