Ti dirò un segreto. Sotto ogni edificio che costruiamo, piccolo o
grande, immagina che ci sia il centro del-l’universo. Così lavorerai con
più cura e più amore. Nella Istanbul del XVI secolo, in un
caleidoscopio di personaggi storici e immaginari, Jahan è un mahout
bugiardo e opportunista, un ragazzino scaltro di origini oscure.
Arrivato via nave nella città delle sette colline per accompagnare
Chota, l’elefante bianco che lo Scià dell’Hindustan ha mandato in dono
al Sultano Suleiman, la sua vita dovrebbe restare confinata nel
serraglio, fra tigri, leoni, gazzelle e giraffe. Jahan dovrebbe rimanere
per sempre relegato al rango di servitore privilegiato, dedito alle
cure di Chota, il pachiderma che adorna con la sua stravaganza lo zoo
privato del palazzo reale. E invece il caso lo conduce ad attirare
l’attenzione di Sinan, il Capo architetto reale, che ne fa uno dei suoi
apprendisti. Sinan è un uomo saggio, pacato, sensibile; Jahan non
potrebbe trovare maestro più attento e appassionato, e sotto la sua
guida si guadagna un lavoro di prestigio, abbandona l’abitudine al
furto, cresce. La sua è la storia di un successo edificato con pazienza e
devozione, proprio come le moschee e i ponti del maestro Sinan. Ma la
vita non accetta di essere disegnata e progettata: prende il suo corso,
semplicemente. E per Jahan ruoterà attorno a due centri, due amori:
quello impossibile per la principessa Mihrimah, la figlia del Sultano. E
quello saldo e semplice di Chota, che sarà sempre lì ad aspettarlo e a
consolarlo nei momenti più bui, gigantesco, fedele, forte. Sullo sfondo,
sempre, prepotente come un primo attore che reclama il suo spazio,
Istanbul, colorata e menzognera, affascinante ed elusiva: una città che
ti ruba il cuore e lo avvolge stretto nelle sue nebbie, nei tramonti,
nei misteri, senza più restituirlo.
http://www.rizzoli.eu/libri/la-citta-ai-confini-del-cielo/
http://www.rizzoli.eu/libri/la-citta-ai-confini-del-cielo/
Commenti