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dal sito: Comitato Piazza Carlo Giuliani

Lettera per il presidente della Repubblica


Qui sotto c'è un testo che proponiamo a tutti di copiare (ed eventualmente modificare, integrare etc.) e sottoscrivere col proprio nome e cognome e di inviare al presidente della repubblica, attraverso il sito della presidenza della repubblica, a questo link

https://servizi.quirinale.it/webmail/

Gentile presidente,
il parlamento sta per approvare una norma che bloccherebbe una serie di processi riguardanti fatti avvenuti prima del 30 giugno 2002.
Fra questi vi sono i processi relativi ai fatti di Genova del luglio 2001, quando le garanzie costituzionali furono ripetutamente calpestate, come ormai accertato sul piano storico.
La norma in questione bloccherebbe due procedimenti arrivati ormai alla vigilia della sentenza di primo grado.
Nel primo, riguardante i maltrattamenti inflitti a decine di detenuti italiani e stranieri nella caserma di polizia di Bolzaneto, sono imputati 45 appartenenti alle forze dell'ordine: secondo il calendario fissato dal Tribunale di Genova, la sentenza è prevista entro la fine di luglio.
Nel secondo processo sono imputati 29 funzionari e dirigenti di polizia per i pestaggi, le falsificazioni, gli arresti arbitrari di 93 persone (fra le quali 75 di nazionalità straniera) all'interno della scuola Diaz: la sentenza è attesa per il mese di novembre.
Centinaia di vittime dirette dei soprusi e tutti i cittadini democratici - io fra questi - guardano al tribunale di Genova con una sincera aspirazione alla giustizia. Bloccando i processi alla vigilia della sentenza, la fiducia mia e di tutti i cittadini nella legalità costituzionale sarebbe irrimediabilmente compromessa. A Genova lo stato di diritto fu sospeso e furono compiuti abusi inconcepibili per un paese democratico: è inaccettabile - e pericoloso - che si impedisca alla giustizia di fare il suo corso.
Per questo Le chiedo di intervenire, con tutti gli strumenti a sua disposizione, affinché nel nostro paese non si compia un simile arbitrio.
Cordialmente,
un cittadino democratico, firma

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