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Folman, Polonsky, "Valzer con Bashir. Una storia di guerra", Rizzoli Lizard





ALL’ULTIMO FESTIVAL DI CANNES HA COMMOSSO E CONQUISTATO CRITICA E SPETTATORI COME FILM D’ANIMAZIONE DI DEVASTANTE POTENZA EMOTIVA. MA VALZER CON BASHIR È ANCHE UN’INDIMENTICABILE GRAPHIC NOVEL CHE RICOSTRUISCE, ATTRAVERSO L’ALTERNARSI SERRATO DI DOCUMENTI E TESTIMONIANZE, LA MEMORIA DI UNO DEGLI EPISODI PIÙ RACCAPRICCIANTI
DEL SECOLO APPENA TRASCORSO.

Beirut, 14 settembre 1982: il comandante capo delle Forze Libanesi Gemayel Bashir perde la vita in un attentato a opera di gruppi terroristi palestinesi. Due giorni dopo, i campi profughi di Sabra e Chatila vengono presi d’assalto dai più fanatici seguaci di Bashir, i falangisti cristiani, che vendicano la morte del proprio idolo trucidando centinaia di inermi palestinesi, tra cui donne, vecchi, bambini.
Ari Folman è un giovanissimo soldato dell’esercito israeliano, e il suo posto è tra i cerchi concentrici di militari che circondano il luogo della carneficina. Forse i razzi che hanno illuminato a giorno la ferocia dei falangisti sono partiti anche dalla sua postazione, ma lui non sa dirlo: vent’anni dopo nella sua testa non è rimasto un solo ricordo, né della notte del massacro, né dei combattimenti che l’hanno preceduta. Sarà l’incubo ricorrente di un amico a spingerlo verso i racconti e le testimonianze dei protagonisti dell’epoca, nel doloroso tentativo di riportare in vita la memoria di quei giorni terribili.
Valzer con Bashir è il resoconto profondo e sofferto – ma non per questo meno lucido – di uno dei momenti più atroci della nostra storia, il risultato di un approccio delicato, originale, alle assurdità della guerra.

http://lizard.rcslibri.corriere.it/libro/2912_valzer_con_bashir_folman_polonsky.html

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