Nel 1945 abbiamo detto al
mondo intero 'mai più'. Nel 1992 abbiamo dimenticato la nostra promessa.
Il 1992 è stato l'anno in cui scoppiò la guerra a Sarajevo, in Bosnia.
L'anno in cui il genocidio ha rivisitato il nostro pianeta. L'anno in
cui Ervin Rustemagic e la sua famiglia si sono trovati intrappolati in
una città sotto assedio... Ervin, agente artistico e uomo d'affari
internazionale, era cresciuto a Sarajevo e per più di dieci anni aveva
condotto il proprio lavoro da lì. Quando le granate e i colpi di cannone
facevano a pezzi la città, il solo mezzo di comunicazione di Ervin con
il mondo esterno era il suo fax, attraverso cui cominciò a spedire
messaggi uno dopo l'altro. Messaggi faxati e rifaxati fra i molti
clienti e amici di Ervin. Per Joe Kubert cliente e amico, questi fax
erano una storia che si svelava, una storia di orrore, sdegno, crudeltà e
barbarie. Facendo quello che ha fatto per anni, Joe ha messo la storia
su carta. Il risultato è forse il culmine artistico di uno dei più
grandi maestri del fumetto viventi. Malgrado tutto, una storia di
speranza e di promessa. E una storia di guerra, una vera guerra,
raccontata dal punto di vista di una vittima innocente. E' la storia di
un sopravvissuto.
( Traduzione dal tedesco di Emanuela Cervini; Titolo originale: Scheidung auf Türkisch) L'avventurosa libraia di Istanbul, Kati Hirschel, investigatrice per vivacità, non riesce a stare ferma. Gira in continuazione, indugia in situazioni di ogni genere, si ferma a parlare con chi capita, va curiosando ovunque soprattutto dove è più pericoloso mettere il naso. Nel suo terzo caso indaga sul presunto omicidio della moglie del rampollo di una delle casate più in vista del paese. Sembrerebbe un incidente ma come sempre Kati riesce a fiutare la pista giusta. Terzo caso per l’avventurosa Kati Hirschel, la libraia di Istanbul, venuta dalla natia Germania ma ormai più stambuliota di chiunque altro, investigatrice per vivacità. Del suo personaggio colpisce subito che non riesce a stare ferma. Gira in continuazione, indugia in situ...
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