traduzione: Pino Cacucci
Nella vita da uomo qualunque dell’architetto Pablo Simó c’è una fessura
inconfessabile, una crepa che gli tormenta la coscienza: Nelson Jara.
Forse era solo un piccolo truffatore, una “canaglia”, ma anche Pablo
Simó sa di essere una canaglia, nonostante l’apparenza di irreprensibile
professionista e buon padre di famiglia. Come una crepa che si allunga e
si allarga, tutte le piccole certezze quotidiane di Pablo si
sgretolano: una giovane donna che sembra sapere chissà cosa su Jara
scatena in lui un’attrazione dirompente, la famiglia va in frantumi, il
lavoro diventa insopportabile, e passo dopo passo la tentazione di
essere canaglia fino in fondo lo travolge.
Ancora una volta Claudia Piñeiro ci narra i piccoli inferni di una variegata umanità, nella monumentale Buenos Aires invasa dal cemento delle speculazioni edilizie dove l’apparenza, più che mai, inganna.
Ancora una volta Claudia Piñeiro ci narra i piccoli inferni di una variegata umanità, nella monumentale Buenos Aires invasa dal cemento delle speculazioni edilizie dove l’apparenza, più che mai, inganna.
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