Passa ai contenuti principali

Teatro Sem Fios


TONS DAS IDEIAS EM DESTAQUE

M A R Ç O

TEATRO SEM FIOS (Pedro Coelho)
Dia 4 (21h00) | Dia 16 (15h00)

Sylvia Plath Três mulheres, um poema para três vozes * João Patrício, Luís Elgris e Francisco Luís Parreira (vozes)

Sylvia Plath nasceu em Outubro de 1932 em Jamaica Plain, Massachusetts, e suicidou-se em 11 de Fevereiro de 1963. Poeta e romancista, escreveu também com o pseudónimo de Victoria Lucas, "A Redoma de vidro", um romance autobiográfico com detalhes da sua luta contra a depressão.
Plath teve o hábito de escrever diários desde a infância. Alguns, os da sua fase adulta, foram publicados em 1980, os que não foram editados, foram guardados por Ted Hughes, o marido, que os libertou apenas pouco tempo antes da sua morte em 1998. Sabe-se que Sylvia e Ted tiveram uma relação conturbada. Ted Hughes foi bastante criticado por ter destruído a última parte dos diários de Sylvia, as páginas escritas desde o Inverno de 62 até à sua morte. Hugues defendeu-se, dizendo que os tinha destruído num acto de protecção aos filhos, e que o esquecimento era essencial para a sua sobrevivência. Os últimos diários foram publicados com o título "The Unabridged Journals of Sylvia Plath".
João Patrício, Luís Elgris e Francisco Luís Parreira têm desenvolvido investigação sobre o teatro kabuki, uma forma de teatro japonês, conhecida pela estilização do drama e pela elaborada maquilhagem usada. Acredita-se, que kabuki derive do verbo kabuku, (ser fora do comum), donde se depreende o sentido de teatro de "vanguarda" ou teatro "bizarro".
A sua origem remonta ao início do século XVII, quando se parodiavam temas religiosos com danças de ousada sensualidade.

Luís Ramos

Commenti

Post popolari in questo blog

Dimartino "Niente da dichiarare"

Le frasi da usare prima di partire sono "addio", o forse "arrivederci in un giorno migliore". Parla con gli estranei, non tirarti indietro, fatti raccontare, lasciati tentare sempre dal rischio di un errore. Corri sotto il cielo, non ti può far male, evita di preoccuparti della polizia o dei passaporti, le marche da bollo, i contanti sono solo documenti, solo pezzi di carta e niente più. E a te cosa importa di questo se hai visto il mondo? L'hai stretto bene e non hai niente da chiarire, niente da dichiarare. La distanza tra due punti è un insieme di passaggi, di miracoli, di testimoni, resti di animali, vite, minerali. Lascia stare il tempo, tanto dopo il giorno è quasi sicuro che arriva la notte. Non pensare a quello che hai lasciato a casa: sono solo cose, e le cose prima o poi diventano rovine. E a te cosa importa di tutto se hai visto il mondo? L'hai stretto bene e non hai niente da chiarire, niente da dichiarare. E alle dogan...

Esmahan Aykol, "Appartamento a Istanbul", Sellerio, 2011

(Traduzione di Emanuela Cervini) Kati Hirschel, quarantenne anticonformista, appassionata di gialli tanto da aprire a Istanbul una libreria specializzata, anche questa volta è alle prese con un caso che la coinvolge in prima persona. Osman, tipo losco gestore di parcheggi, viene ucciso poco dopo un alterco con Kati. Solare e intuitiva, fin troppo curiosa, la libraia con l'hobby dell'investigazione inizia a indagare. Kati Hirschel è una Berlinese trapiantata a Istanbul da una quindicina d'anni. Gestisce una libreria specializzata in gialli, per il resto il suo tempo è preso a occuparsi di una quantità di piccoli affari pratici che la sballottano da un estremo all'altro della sconfinata città che abbraccia il Bosforo. E parla, conversa continuamente e con chiunque, di ogni ceto occupazione e risma, amiche e vicini, amori, e personaggi con cui viene in contatto per il lavoro o per le altre incomben...

#