Passa ai contenuti principali

L' equilibrista



ora dico io...mi sembrava strano...davvero..strano...
fermare il tempo, far finta di niente e tenersi stretti quei momenti per poi poterli ritrovare ora...
poi penso ma PERCHè?PERCHè???ma che cazzo avrò mai fatto io??
era arrivato così, in modo inaspettato..come quando sembra che il mondo ti stia crollando e qualcuno ti aiuta a rialzarlo il tuo mondo, il mondo che avreste condiviso..forse...che avreste vissuto in modo diverso, ecco sì proprio così..
e così ritorniamo al punto di partenza, ti ritrovi come risvegliata da un sogno e guardi a terra e il mondo sta lì..è crollato?..no, non ancora..come si fa adesso a rimetterlo in piedi?come si può ritornare lì dentro?
come sempre...con la giusta dose di palle...quella no, non deve mancare mai...però non si può vivere così!!
che cazzo significa la parola rivalsa?a che cazzo ti riferisci?ma quando stai con una persona dico io...che cazzo te ne frega degli altri?che cazzo te ne frega di approfittartene di tutte le occasioni?che cazzo devi fare?
è difficile vivere in equilibrio tra sentimento e razionalità...c'è chi sceglie il sentimento, il trasporto, la voglia di voler vivere tutto e subito..c'è chi invece non riesce a vivere così perchè si è già scottato, perchè non riesce a stare in equilibrio, perchè cade sempre così come il suo mondo!è difficile rialzarsi e ritrovare la fiducia per riuscire a mantenere l'equilibrio...

[illustrazione: Marco Cazzato]


Commenti

Post popolari in questo blog

Esmahan Aykol, "Appartamento a Istanbul", Sellerio, 2011

(Traduzione di Emanuela Cervini) Kati Hirschel, quarantenne anticonformista, appassionata di gialli tanto da aprire a Istanbul una libreria specializzata, anche questa volta è alle prese con un caso che la coinvolge in prima persona. Osman, tipo losco gestore di parcheggi, viene ucciso poco dopo un alterco con Kati. Solare e intuitiva, fin troppo curiosa, la libraia con l'hobby dell'investigazione inizia a indagare. Kati Hirschel è una Berlinese trapiantata a Istanbul da una quindicina d'anni. Gestisce una libreria specializzata in gialli, per il resto il suo tempo è preso a occuparsi di una quantità di piccoli affari pratici che la sballottano da un estremo all'altro della sconfinata città che abbraccia il Bosforo. E parla, conversa continuamente e con chiunque, di ogni ceto occupazione e risma, amiche e vicini, amori, e personaggi con cui viene in contatto per il lavoro o per le altre incomben...

Dimartino "Niente da dichiarare"

Le frasi da usare prima di partire sono "addio", o forse "arrivederci in un giorno migliore". Parla con gli estranei, non tirarti indietro, fatti raccontare, lasciati tentare sempre dal rischio di un errore. Corri sotto il cielo, non ti può far male, evita di preoccuparti della polizia o dei passaporti, le marche da bollo, i contanti sono solo documenti, solo pezzi di carta e niente più. E a te cosa importa di questo se hai visto il mondo? L'hai stretto bene e non hai niente da chiarire, niente da dichiarare. La distanza tra due punti è un insieme di passaggi, di miracoli, di testimoni, resti di animali, vite, minerali. Lascia stare il tempo, tanto dopo il giorno è quasi sicuro che arriva la notte. Non pensare a quello che hai lasciato a casa: sono solo cose, e le cose prima o poi diventano rovine. E a te cosa importa di tutto se hai visto il mondo? L'hai stretto bene e non hai niente da chiarire, niente da dichiarare. E alle dogan...

Rabindranath Tagore

"Vita della mia vita, sempre cercherò di conservare puro il mio corpo, sapendo che la tua carezza vivente mi sfiora tutte le membra. Sempre cercherò di allontanare ogni falsità dai miei pensieri, sapendo che tu sei la verità che nella mente mi ha acceso la luce della ragione. Sempre cercherò di scacciare ogni malvagità dal mio cuore, e di farvi fiorire l'amore, sapendo che hai la tua dimora nel più profondo del cuore. E sempre cercherò nelle mie azioni di rivelare te, sapendo che è il tuo potere che mi dà la forza di agire." da: Gitanjali ------------------------------------------------------------------------------------------------- Oh, poeta, la sera s'avvicina; i tuoi capelli diventano grigi. Nel tuo meditare solitario odi il messaggio dell'aldilà? « E' sera », rispose il poeta, « e sto in ascolto perché dal villaggio qualcuno potrebbe chiamarmi, sebbene l'ora sia tarda. Osservo se i giovani cuori vagabondi s'incontrano, e due paia d'occhi supp...