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Visualizzazione dei post da dicembre, 2012

Algodão - "Eu Não Sei Quando Te Perdi"

Funk Melódico - Caetano Veloso

Marlene Kuntz "Nuotando nell'aria"

Pelle: è la tua proprio quella che mi manca in certi momenti e in questo momento è la tua pelle ciò che sento nuotando nell'aria. Odori dell'amore nella mente dolente, tremante, ardente: il cuore domanda cos'è che manca perchè si sente male, molto male, amando, amando, amandoti ancora. Nel letto, aspetto ogni giorno un pezzo di te un grammo di gioia del tuo sorriso e non mi basta nuotare nell'aria per immaginarti: se tu sapessi che pena. Intanto l'aria intorno è più nebbia che altro l'aria è più nebbia che altro è certo un brivido averti qui con me in volo libero sugli anni andati ormai e non è facile, dovresti credermi, sentirti qui con me perchè tu non ci sei. Mi piacerebbe sai, sentirti piangere, anche una lacrima, per pochi attimi. Mi piacerebbe sai...

Ravi Shankar & Philip Glass - Ragas In Minor Scale

Jeet Thayil, "Narcopolis", Neri Pozza, 2012

(traduzione dall'inglese: Vincenzo Mingiardi) Bombay, anni Ottanta. Shuklaji Street è un reticolo febbrile di stanze, stanze per il sesso, stanze per Dio, stanze segrete che si riducono di giorno e si espandono di notte. Corre da Grant Road a Bombay Central, e percorrendola a piedi, tra auto, camion, risciò, biciclette, rifiuti, escrementi e poveri che barcollano coperti di stracci, si fa il tour dei luoghi della perdizione della città, i luoghi del piacere e dell’ebbrezza. La croce copta dei cristiani siriani al collo, l’aria di chi è stato rispedito in India dopo essere finito nei guai a New York, Dom Ullis si è rifugiato nel bel mezzo di Shuklaji Street, nella stanza d’oppio di Rashid, la fumeria piú rinomata della strada con le sue autentiche pipe cinesi. Nel locale, pregno dell’odore di melassa, sonno e malattia, si è accolti dal proprietario, braccia e ventre cosí grassi da rendere striminzita ogni camicia. La fumeria, però, è per ogni habitué innanzi tutt