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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

"Il ladro di gomme", Douglas Coupland, ISBN edizioni, 2013

Roger Thorpe ha 43 anni, un divorzio doloroso alle spalle, qualche problema con l’alcol e un lavoro come commesso da Staples, un megastore specializzato in prodotti per l’ufficio. La sua collega Bethany – 24 anni, pelle diafana, rossetto nero e una sfilza di scheletri nell’armadio di famiglia – ha davanti a sé una prospettiva avvilente: anni a sistemare penne Bic, cartucce di toner e blocchetti di Post-it nei corridoi asettici del negozio. Ma un giorno Bethany trova per caso i diari privati di Roger, scritti in parte dal punto di vista di lei. Superato il turbamento iniziale, decide di rispondergli con una lettera, dando il via a un carteggio segreto, bizzarro e sempre più intimo, che si dipana parallelo alle vicende dei protagonisti dello Stagno del guanto , il romanzo borghese a tinte surreali che Roger sta scrivendo e che spera un giorno di riuscire a pubblicare. Con una prosa nitida e visionaria, Coupland crea un miracoloso congegno narrativo in cui tutti gli ingra

Emma Dante, "Via Castellana Bandiera", Rizzoli, 2008

Più che una strada, via Castellana Bandiera è un budello a doppio senso in cui, se due auto si incrociano, una deve per forza cedere il passo. È una domenica d’estate e lo scirocco soffia senza pietà su Palermo quando due donne si trovano l’una di fronte all’altra, al volante delle rispettive auto. Ma né Samira, vecchia albanese che abita in quella via, né Rosa, milanese d’adozione con origini palermitane finita lì per errore, accettano di arretrare. Samira è la suocera dell’uomo che le siede accanto, Saro Calafiore, capostipite di una vociante famiglia costruita su un miscuglio di odio reciproco, opportunismo e costrizione. Rosa invece ha tagliato presto il cordone ombelicale, lasciando la Sicilia e un padre che non ne voleva sapere di una figlia lesbica. Attorno a Samira e Rosa si muovono una pletora di personaggi indisciplinati, grotteschi, restii a lasciare la scena alle due donne. Mentre l’asfalto brucia e l’aria si fa incandescente, gli uomini della famiglia Cala

#faber

Di respirare la stessa aria di un secondino non mi va perciò ho deciso di rinunciare alla mia ora di libertà se c'è qualcosa da spartire tra un prigioniero e il suo piantone che non sia l'aria di quel cortile voglio soltanto che sia prigione che non sia l'aria di quel cortile voglio soltanto che sia prigione. È cominciata un'ora prima e un'ora dopo era già finita ho visto gente venire sola e poi insieme verso l'uscita non mi aspettavo un vostro errore uomini e donne di tribunale se fossi stato al vostro posto... ma al vostro posto non ci so stare se fossi stato al vostro posto... ma al vostro posto non ci sono stare. Fuori dell'aula sulla strada ma in mezzo al fuori anche fuori di là ho chiesto al meglio della mia faccia una polemica di dignità tante le grinte, le ghigne, i musi, vagli a spiegare che è primavera e poi lo sanno ma preferiscono vederla togliere a chi va in galera e poi lo scanno ma preferiscono vederla toglier

#chega

Vai minha tristeza E diz a ela que sem ela não pode ser Diz-lhe numa prece Que ela regresse Porque eu não posso mais sofrer Chega de saudade A realidade é que sem ela Não há paz não há beleza É só tristeza e a melancolia Que não sai de mim Não sai de mim Não sai Mas se ela voltar Se ela voltar que coisa linda Que coisa louca Pois há menos peixinhos a nadar no mar Do que os beijinhos Que eu darei na sua boca Dentro dos meus braços, os abraços Hão de ser milhões de abraços Apertado assim, colado assim, calado assim Abraços e beijinhos e carinhos sem ter fim Que é pra acabar com esse negócio De você viver sem mim Não quero mais esse negócio De você longe de mim Vamos deixar esse negócio De você viver sem mim