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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

"Tua", Claudia Piñeiro, Feltrinelli

(Traduzione: Michela  Finassi Parolo) In breve Buenos Aires. Inés, moglie di Ernesto, un irreprensibile dirigente di successo, trova per caso nella tasca del marito un biglietto d'amore scritto con il rossetto e firmato "Tua". Una sera decide di seguirlo e si trova ad assistere... Crimini in famiglia. Una storia incalzante, dalle atmosfere hitchcockiane, che non vi farà dormire la notte. Il libro Buenos Aires. Inés, moglie di Ernesto – irreprensibile dirigente di successo –, trova per caso nella ventiquattrore del marito un biglietto d'amore scritto con il rossetto e firmato "Tua". Una sera decide di seguirlo fino al parco Bosques de Palermo dove lui e la sua amante si sono dati appuntamento. Iniziano a discutere, lui la spinge violentemente, la donna cade, sbatte la testa contro un sasso e muore. Inés torna a casa ben decisa a fare il pos

António Lobo Antunes, " In culo al mondo", Feltrinelli

 (Traduzione: Maria José  de Lancastre ) In breve Anni settanta, la sporca guerra coloniale condotta dal regime salazarista contro i movimenti di liberazione in Angola. Di nuovo a Lisbona, un reduce confessa in un monologo a una donna la sua atroce esperienza. Traduzione di Maria José de Lancastre con la collaborazione di Antonio Tabucchi. Il libro “Perché cavolo non se ne parla? Mi viene da pensare che il milione e cinquecentomila uomini che sono passati dall’Africa non sono mai esistiti, che le sto raccontando una specie di romanzo di cattivo gusto al quale non crede nessuno, una storia inventata con la quale cerco di intenerirla per riuscire più in fretta (un terzo di chiacchiera, un terzo di alcol, un terzo di tenerezza, sa com’è) a convincerla a veder nascere il mattino insieme a me, nel chiarore azzurro che buca le persiane e sale dalle lenzuola, rivela la c

Paolo Nori, "Bassotuba non c'è", Feltrinelli

In breve Le avventure di Learco Ferrari, alter ego dell’autore, scrittore “martire della letteratura”, esperto di narrativa russa, magazziniere per caso e trombettista, appena lasciato da Bassotuba. Il libro che ha fatto conoscere Paolo Nori. Il libro “Io sono quello che non ce la faccio. Io sono stanco, anzi, stanchissimo. La vita moderna ha dei ritmi e delle pretese che tenerci dietro, io non ce la faccio. Oppure no. Io sono esaurito. Ho finito, nel breve volgere di sette lustri, l’energia vitale che mi è stata concessa. Sono scarico. Sembro vivo, ma sono morto. Oppure no. Io sono un martire della letteratura. Ho scritto un romanzo che è piaciuto molto a due editori, uno dei quali molto importante. Molto colpiti. Originale, mi han detto. Ti chiamiamo entro fine luglio, mi han detto. Oggi è l’otto di agosto e sono qui in casa che aspetto. Non succede niente. Questo niente mi ammazza. Oppure no. […] Io sono sotterrato da una storia sentimen

#13

"E adesso aspetterò domani per avere nostalgia signora libertà signorina anarchia così preziosa come il vino così gratis come la tristezza con la tua nuvola di dubbi e di bellezza" Fabrizio de André

Fabrizio de André, Amore che vieni amore che vai

Murakami Haruki, "Nel segno della pecora", Einaudi, 2010

(Traduzione di Antonietta Pastore) Le avventure di un giovane pubblicitario che, in un Giappone invivibile e ormai privo di radici, viene coinvolto nella ricerca di una misteriosa pecora e rischia di essere schiacciato dal passato più tragico del paese. Pubblicato in Italia per la prima volta nel 1992, Nel segno della pecora è diventato un libro di culto per gli appassionati di Murakami; viene qui riproposto in una nuova traduzione, per la prima volta dal giapponese.  «In una semplicissima newsletter, un giovane agente pubblicitario inserisce la fotografia, in apparenza banale, di un gregge: uno degli animali, una pecora bianca con una macchia color caffè sulla schiena, suscita tuttavia l'interesse di un inquietante uomo vestito di nero, stretto collaboratore del Maestro, un politico molto potente i cui esordi si perdono nel torbido passato coloniale g