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Visualizzazione dei post da 2011

Radiodervish - La Falena E La Candela

Ti veste soltanto la luce mi dici parole d'amore conosciute mai Lontano da qui Ricordo dell'unica falena che non tornerà. Astratta fontana di luce sognata un lunghissimo istante Forse porterai Lontano da qui Ricordo dell'unica falena che m'amava già. Sapere che il Tutto è Uno Sentire che l'Uno è il Tutto Tra di noi c'è solo l'Io Che mi tiene lontano da te

Lucio Battisti - Pensieri e Parole

Chuk Palahniuk, "Soffocare" (Mondadori)

( Traduttore: Colombo M.) Victor Mancini, studente di medicina fallito, ha architettato un fantasioso sistema per pagare le spese ospedaliere della vecchia madre: ogni giorno va a cena in un ristorante diverso e, nel bel mezzo della serata, finge di soffocare per colpa di un boccone andato di traverso. Immancabilmente qualcuno si lancia a salvarlo, e altrettanto immancabilmente diventa una sorta di padre adottivo del protagonista e in occasione dell'anniversario dell'incidente gli invia dei soldi. Dopo anni di questa attività il nostro eroe si trova a ricevere quasi quotidianamente un gruzzolo da persone di cui ormai non ricorda nulla ma che gli sono grate per aver dato un senso alle loro vite.  http://www.ibs.it/code/9788804524380/palahniuk-chuck/soffocare.html

Cormac McCarthy, "Sunset Limited. Romanzo in forma drammatica", Einaudi ET, 2010

(Traduzione di Martina Testa) «Come gli autori da lui ammirati - Dostoevskij, Faulkner, Melville - Cormac McCarthy ha dato vita a un universo letterario piú grande e profondo dei singoli libri che lo compongono. Questi sono gli scrittori che lottano corpo a corpo con gli déi». The Washington Post Book World La cucina di una casa popolare, un tavolo, due uomini seduti intorno. Uno dei due è bianco, l'altro è nero. Sul tavolo c'è una Bibbia. I due uomini parlano. Non si conoscevano prima di questa mattina, quando il nero ha strappato il bianco alle rotaie del Sunset Limited sotto cui stava per lanciarsi. Ma quello era solo l'inizio. Ora i due devono andare oltre. E cosí parlano. Dai due lati del tavolo, da prospettive, lingue e colori antitetici, fra picchi di comicità e abissi di disperazione senza contatto possibile oltre all'ingegno folgorante della penna che li ha partoriti. Un «romanzo in forma drammatica» che ragg

#Carmen... prolongar-se em memória

“… A viagem não acaba nunca. Só os viajantes acabam. E mesmo estes podem prolongar-se em memória, em lembrança, em narrativa. Quando o viajante se sentou na areia da praia e disse: ‘Não há mais que ver’, sabia que não era assim. O fim duma viagem é apenas o começo doutra. É preciso ver o que não foi visto, ver outra vez o que se viu já, ver na Primavera o que se vira no Verão, ver de dia o que se viu de noite, com sol onde primeiramente a chuva caía, ver a seara verde, o fruto maduro, a pedra que mudou de lugar, a sombra que aqui não estava. É preciso voltar aos passos que foram dados, para os repetir, e para traçar caminhos novos ao lado deles. É preciso recomeçar a viagem. Sempre. O viajante volta já.” José Saramago (1922-2010) , em Viagem a Portugal

#Faz-me o favor...

" Faz-me o favor de não dizer absolutamente nada! Supor o que dirá Tua boca velada É ouvir-te já. É ouvir-te melhor Do que o dirias. O que és nao vem à flor Das caras e dos dias. Tu és melhor -- muito melhor! Do que tu. Não digas nada. Sê Alma do corpo nu Que do espelho se vê "           M ário Cesariny

# herberto

" ...estende a tua mão contra a minha boca e respira, e sente como respiro contra ela , e sem que eu nada diga, sente a trémula, tocada coluna de ar a sorvo e sopro, ó táctil, ininterrupta, e a tua mão sinta contra mim quanto aumenta o mundo... " Herberto Helder

Sylvian & Sakamoto - Forbidden Colours

Murakami Haruki, "1Q84. Libro 1 e 2. Aprile - Settembre", Einaudi, 2011

(Traduzione di Giorgio Amitrano) Aomame è spietata e fragile. È un killer che in minigonna e tacchi a spillo, con una tecnica micidiale e impalpabile, vendica tutte le donne che subiscono una violenza. Tengo è un ghost writer che deve riscrivere un libro inquietante e pericoloso come una profezia. Entrambi si giocano la vita in una storia che sembra destinata a farli incontrare. Ma quando Aomame, sollevando gli occhi al cielo, vede sorgere una seconda luna, capisce che non potranno condividere neppure la stessa realtà. Mai come in 1Q84 Murakami ha esplorato le nostre ossessioni per dare vita a un mondo così personale, onirico e malinconico. Accolto in Giappone come il suo capolavoro, 1Q84 è un romanzo che contiene universi.   1984, Tokyo. Aomame è bloccata in un taxi nel traffico. L'autista le suggerisce, come unica soluzione per non mancare all'appuntamento che l'aspetta, di uscire dalla tangenziale utilizzando una scala di emergenza, nascosta e poco freque

Ryuichi Sakamoto Trio

Sándor Márai, "Le braci", Adelphi, 2008

 (A cura di Marinella D’Alessandro) Dopo quarantun anni due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l’altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null’altro contava, per loro. Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare. Tutto converge verso un «duello senza spade» – e ben più crudele. Tra loro, nell’ombra, il fantasma di una donna. E il lettore sente la tensione salire, riga dopo riga, fino all’insostenibile, mentre scorre una prosa incalzante, nitida, senza scampo. http://www.adelphi.it/libro/9788845922572

Elif Shafak, "Il palazzo delle pulci", Rizzoli

(Traduttore: Manzana S.; Martolini L) “Un’affascinante combinazione di compassione e crudeltà. Elif Shafak è la migliore scrittrice turca dell’ultimo decennio.” Orhan Pamuk     Un professore universitario che si divide tra la passione per le donne e quella per Kierkegaard, la misteriosa Amante Blu, la stramba Igiene Tijen con la figlioletta Su, la vecchia Madama Zietta: sono gli stravaganti inquilini di Palazzo Bonbon, un edificio signorile ormai fatiscente nel cuore di Istanbul. Costruito a metà degli anni Sessanta da un ricco emigrato russo per la moglie pazza, è diventato un condominio, infestato dagli insetti e appestato da un odore terribile di cui non si conosce l’origine. Un eccentrico palcoscenico per le intricate vicende e le ossessioni dei protagonisti del Palazzo delle pulci , che intrecciano i loro destini sullo sfondo di una inquieta e vitale Istanbul, sospesa tra modernità e tradizione. Dopo lo straordinario successo della Bastarda di Istanbul ,

Stefano Benni, "La traccia dell'angelo", Sellerio, 2011

«Un angelo non c’è sempre. Se no, non è un angelo. La sua prerogativa è che qualche volta arriva e qualche volta ti abbandona. Ecco l’essenza, la traccia dell’angelo». «Un angelo non c’è sempre. Se no, non è un angelo. La sua prerogativa è che qualche volta arriva e qualche volta ti abbandona. Ecco l’essenza, la traccia dell’angelo». Un Natale degli anni Cinquanta. Tutta la famiglia è riunita intorno all’albero, che porta sulla cima un puntale con l’effige di un angelo che il piccolo Morfeo fissa incantato; ora il bambino si allontana, si rannicchia presso una finestra, quando una persiana si stacca piombandogli sul capo. Il

Schami Rafik, "La città che profuma di coriandolo e di cannella Le ricette, i sapori e le storie di Damasco", Garzanti

Traduzione dal tedesco di Paolo Scopacasa.  È facile perdersi nei tortuosi vicoli di Damasco, nel suo intricatissimo groviglio di strade. Ma se ci si fa prendere per mano, lasciandosi condurre da una guida esperta, sarà una passeggiata strabiliante, un viaggio alla scoperta dei giardini nascosti, delle minuscole botteghe, dei sapori, dei profumi, dei colori della città. Dietro ogni porta si cela una miriade di segreti, di tradizioni, di cucine odorose di spezie. E ogni cucina nasconde una storia e una ricetta per raccontarla. Come il tabbuleh di zia Salime, un piatto dai pungenti aromi di erbe, una festa per il palato e i muscoli della risata, che non può essere preparato nei momenti tristi; i falafel al coriandolo e cumino dell'artista delle ombre, un uomo capace di mettere in scena con le sue sole mani intere opere teatrali; il riso con mandorle e uvetta dell'anziana levatrice sciita; il fragrante pane allo yogurt della donna che aveva dimenticato come si fa

Chico Buarque, "Leite derramado", Companhia das letras, 2011

Um homem muito velho está num leito de hospital. Membro de uma tradicional família brasileira, ele desfia, num monólogo dirigido à filha, às enfermeiras e a quem quiser ouvir, a história de sua linhagem desde os ancestrais portugueses, passando por um barão do Império, um senador da Primeira República, até o tataraneto, garotão do Rio de Janeiro atual. A fala desarticulada do ancião cria dúvidas e suspenses que prendem o leitor. O discurso da personagem parece espontâneo, mas o escritor domina com mão firme as associações livres, as falsidades e os não ditos, de modo que o leitor pode ler nas entrelinhas, partilhando a ironia do autor, verdades que a personagem não consegue enfrentar. Tudo, neste texto, é conciso e preciso; como num quebra-cabeça bem concebido, nenhum elemento é supérfluo. Percorre todo o livro a paixão mal vivida e mal compreendida do narrador por uma mulher. Os múltiplos traços de Matilde, seu "olhar em pingue-pongue", suas corridas a cav

Eva Wong, "Il grande libro del Feng- Shui", Mondadori (collana Oscar guide)

(traduzione: Monica Rossi) Il Feng Shui è un'arte antica che insegna a vivere in armonia con l'universo progettando, scegliendo e arredando lo spazio che ci circonda secondo regole ben precise. Il manuale è corredato da esempi pratici, esercizi ed illustrazioni. http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__il_grande_libro_del_feng_shui.php

"Il Pappagallo dalle Sette Lingue", Alejandro Jodorowsky, Giunti, 2011

(Traduttore Bertoli A.) Cile, anni quaranta , 22 personaggi (22 come gli arcani maggiori dei Tarocchi) incarnano gli archetipi umani ispirati a personalità reali: il poeta comunista, il militare sanguinario, l'omosessuale erudito, l'atleta nazista, il filosofo italiano... Tutti vogliono ignorare il mondo in cui vivono, ma si trovano invischiati nelle vicende che sconvolgono il paese. Con il loro sguardo però trasformano il Cile dell'epoca in una galassia visionaria abitata da clown, poeti, ratti intelligenti, anziane guerriere in lotta contro sconosciute entità negative e un pappagallo che ripete incessantemente le parole di una lingua primordiale sconosciuta. Con una narrazione che replica assurdamente gli schemi dei romanzi di fantascienza e i cliché dei romanzi noir, Jodorowsky ricrea un universo coinvolgente, fantastico e drammatico allo stesso tempo che evoca i mondi di Borges e Castaneda. http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__pappagallo-sette-lingue

Esmahan Aykol, "Hotel Bosforo", Sellerio, 2010

Un giallo ricco d’ironia che ha per protagonista una donna tedesca-turca, che si trova spettatrice e partecipe dell’inchiesta su un omicidio ambiguo; ma protagonista vera, in un arioso abbraccio trepidante, è la città europea che sembra più promettere al momento: Istanbul. Traduzione di Emanuela Cervini Lingua originale: tedesco Titolo originale: Hotel Bosporus Cosa ama tanto di Istanbul Kati Hirschel, tedesca-turca trapiantata in città, se per la maggior parte del tempo si trova immersa nel caos mobile della metropoli, porta tra oriente e occidente? Forse, più del kebab e delle sale da tè all’aperto che non la

Murakami Haruki, "After Dark", Einaudi, 2008

(Traduzione di Antonietta Pastore) «Librandosi al di sopra della generale tristezza, Murakami riesce a captare le fosforescenze, in ogni luogo e in particolare nell'aura che avvolge le persone: di notte e nella comunanza degli esseri umani, essa raggiunge l'apice della luminosità». The New York Times Book Review Un giovane jazzista, un esperto informatico, una prostituta picchiata da un cliente, la manager di un love hotel, una ventunenne che vegeta in uno stato semicomatoso, e sua sorella, ragazza solitaria e inquieta. In una Tokio aliena, nell'arco di una sola notte i destini di queste persone finiscono per incrociarsi facendo emergere un inatteso senso di umana solidarietà. http://www.einaudi.it/libri/libro/murakami-haruki/after-dark/978880620520

Mario Vargas Llosa, "La zia Julia e lo scribacchino", Einaudi, 2006

Traduzione di Angelo Morino Due biografie simmetriche che si mescolano e si intersecano mettendo a confronto il truculento mondo di Camacho con gli ideali di Mario, giovane scrittore, in un variopinto e irresistibile caleidoscopio. Pedro Camacho, detto il «Balzac creolo», è uno strano e fecondissimo inventore di trame melodrammatiche e truculente per un programma feuilleton di Radio Lima. Tutti in città attendono con impazienza le «puntate» della sua fantasia, fatte di arresti misteriosi, morti segrete, incesti, sangue e passioni. In parallelo scorre la storia di Mario - pallidamente autobiografica, come il nome del protagonista lascia intendere - giovane aspirante scrittore attratto da questa curiosa macchina dell'immaginario. Ma anche lui ha la sua storia complicata da raccontarci: s'innamora, quasi con platonica indifferenza, d'una zia vedova e

Manil Suri, "L'età di Shiva", Mondadori, 2011

(Traduzione : Prosperi C.) “Immaginai di avvicinarmi al tuo letto, di starti accanto in piedi come una volta avevi fatto con me, le posizioni invertite rispetto al mio sogno ricorrente. Come avresti reagito una volta che avessi aperto gli occhi?” Il viaggio di Mira verso la felicità è un susseguirsi di abbandoni e tradimenti. Appena diciassettenne cade nel tranello della voce malinconica di Dev, giovane cantante in cerca di popolarità. Il serpente che lui ha sul petto la spinge contro i sassi di un sepolcro, legandola per sempre a un destino difficile da compiere. La religione inizia a permeare i suoi giorni, guidandola alla scoperta di rituali e preghiere a lei sconosciuti. L’osservanza dei nuovi compiti di sposa rafforza il carattere debole di Mira, spingendola a contrastare apertamente i principi laici imposti dal padre progressista. Nonostante il sostegno della nuova famiglia, in particolare della cognata sterile, mite e devota, Mira non riesce a fuggire all’influenza

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" Quanto può dirsi, si può dir chiaro; e su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere ." ( Ludwig Wittgenstein, prefazione al Tractatus Logico-Philosophicus )

Rolf Bauerdick, "Come la Madonna arrivò sulla luna", Feltrinelli, 2011

(Traduzione: Aglae Pizzone ) Transmontania. 5 novembre 1957. Il mondo sta con il naso all'insù, la cagnetta Laika è il primo essere vivente a sfidare la legge di gravità e i russi celebrano la loro temporanea vittoria nella gara per la conquista dello spazio. Ma a Baia Luna, nel cuore dei Carpazi, altri inquietanti fatti accendono gli animi, turbando gli equilibri del piccolo e colorito villaggio. Una catena di eventi inspiegabili, che ha inizio con la misteriosa scomparsa della maestra del paese, continua con il brutale assassinio del parroco e culmina con il furto della statua della Madonna, spinge il giovane Pavel, nipote del rispettato bottegaio e taverniere del paese, a indagare in vicende più grandi di lui. A quindici anni Pavel si ritrova così proiettato in uno scenario di torbidi intrighi politici, storie di ricatti, festini e foto a luci rosse, che segneranno per sempre la sua esistenza

Rana Dasgupta, "Solo", Feltrinelli, 2011

(Traduzione: Silvia Rota Sperti ) In breve Con audacia immaginifica e brillantezza lirica, Rana Dasgupta dipinge il ritratto di un secolo attraverso la storia di un everyman bulgaro, Ulrich, cieco e centenario, raccontando la sua esistenza ma soprattutto i suoi sogni, le vite che non ha vissuto." Solo conferma Rana Dasgupta come il più inaspettato e originale scrittore indiano della sua generazione." Salman Rushdie . Il libro Diviso in due movimenti, Solo racconta la vita e i sogni di Ulrich, un chimico bulgaro nato nella prima decade del Ventesimo secolo. Nel primo movimento del romanzo Ulrich, ormai cieco e vecchissimo, chiuso in un anonimo appartamento di Sofia, si abbandona ai ricordi e rievoca la sua vita. Figlio di un ingegnere ferroviario, poco più che bambino, Ulrich ha due grandi passioni: il violino e la chimica. Negatagli la prima da

Mordecai Richler "La versione di Barney", Adelphi

(Traduzione di Matteo Codignola) Approdato a una tarda, linguacciuta, rissosa età, Barney Panofsky impugna la penna per difendersi dall’accusa di omicidio, e da altre calunnie non meno incresciose diffuse dal suo arcinemico Terry McIver. Così, fra quattro dita di whisky e una boccata di Montecristo, Barney ripercorre la vita allegramente dissipata e profondamente scorretta che dal quartiere ebraico di Montreal lo ha portato nella Parigi dei primi anni Cinquanta (con l’idea di assumere il ruolo di «scrittore americano a Parigi»), e poi di nuovo in Canada, a trasformare le idee rastrellate nella giovinezza in sitcom tanto popolari quanto redditizie, grazie anche a una società di produzione che si chiama opportunamente Totally Unnecessary Productions. Barney ci parla delle sue tre mogli – una poetessa esistenzialista, una miliardaria dai robusti appetiti e dalla chiacchiera irrefrenabile, e Miriam, l’adorata Miriam, che lo ha appena lasciato. Ci racconta le sue passioni, com

Alla mia nazione - Pier Paolo Pasolini (Letta da Vittorio Gassman)

"Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico ma nazione vivente, ma nazione europea: e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti, governanti impiegati di agrari, prefetti codini, avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporc ... hi, funzionari liberali carogne come gli zii bigotti, una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino! Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti, tra case coloniali scrostate ormai come chiese. Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti, proprio perché fosti cosciente, sei incosciente. E solo perché sei cattolica, non puoi pensare che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male. Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo." Pier Paolo Pasolini

Il dovere della paura, Barbara Spinelli (art. La Repubblica, 16.03.11)

Ci sono momenti così, nella storia degli uomini: dove si reagisce con l'emozione oltre che con la razionalità, perché l'emozione sveglia, incita a stare all'erta. Già in Eschilo, la passione e il patire sono fonti d'apprendimento. È il caso del Giappone da quando, venerdì, lo tsunami s'è aggiunto al terremoto e non solo ha spazzato case, vite, villaggi, ma ha causato l'esplosione di quattro reattori nucleari a Fukushima. All'orrore spuntato dal sottosuolo e dal mare s'aggiunge ora una pioggia radioattiva che spinge chi abita presso le centrali a fuggire o barricarsi in casa. Ci sono momenti in cui si apre una fessura nel mondo, e non solo in quello fisico ma in quello mentale, sicché occorre ricorrere ai più diversi espedienti: all'intelligenza razionale, alla discussione pubblica, ma anche alla paura, questa passione giudicata troppo triste per servire da rimedio. Non a caso, quando sollecita la responsabilità per il futuro della terra,

The Beatles- Help

"Le quaranta porte", Elif Shafak, Rizzoli, 2009

Ella Rubinstein ha quarant’anni, una famiglia e una casa perfette, e da tempo ha dimenticato che gusto ha l’amore. Non può immaginare che qualcosa sta per sconvolgere la sua esistenza immobile come le acque di un lago: un libro. Si intitola Dolce eresia , l’autore è uno sconosciuto, e l’agenzia letteraria con cui Ella collabora glielo ha inviato per un parere. È così che la storia della fenomenale amicizia tra il poeta Rumi, lo “Shakespeare dell’Islam”, e il derviscio Shams, l’uomo che viveva di amore mistico, entra come un vento caldo nella vita di Ella, per spalancare porte che sembravano chiuse per sempre. Leggendo, Ella si lascia trasportare nella Turchia del XIII secolo, sulle ali di quella “religione dello spirito” che ispirò a Rumi i versi d’amore più belli di tutti i tempi, e impara le famose “quaranta regole dell’Amore”, che Shams insegnò a Rumi dischiudendo per lui le inaspettate meraviglie del cuore. E quando Ella incontra Aziz Z. Zahara, autore del libro e orm

"L'inquilino del terzo piano", Roland Topor, Bompiani

(Nota introduttiva di Gilberto Finzi, traduzione di Giovanni Gandini) Subentrato nell'appartamento di un'inquilina apparentemente suicida, Trelkovsky si trova piano piano coinvolto in una misteriosa macchinazione ordita dai vicini. Una storia che strega il lettore riga per riga, creando un'insopportabile tensione psicologica generata da elementi che nulla hanno a che vedere con l'horror tradizionale ma che comunque di orrorifico hanno molto: le giornate "normali" di un condominio urbano. Da questo libro è stato tratto il film omonimo di e con Roman Polanski del 1976 http://www.wuz.it/libro/9788845201356/topor-roland/inquilino-del-terzo-piano.html

"La bastarda di Istanbul", Elif Shafak, Rizzoli

(traduzione di Laura Prandino) “Un bel libro, eloquente, audace, pieno di intuizioni acute, con una vena satirica, poetica e visionaria.” The Washington Post “Elif Shafak racconta la delicatezza e la violenza di una trama familiare, con un amore autentico per le debolezze umane.” Corriere della Sera Istanbul è il crocevia dove da secoli si incontrano culture e religioni differenti. Proprio in questa città multiforme e piena di colori si conoscono Armanoush, americana in cerca delle proprie radici armene, e Asya, diciannove anni, che vive a Istanbul con la madre, tre zie, la nonna e la bisnonna. Due giovani donne che si legano l’una all’altra, figlie di due mondi che la Storia ha visto scontrarsi: a dispetto di tutto, la ragazza armena e la ragazza turca diventano amiche, scoprono insieme il segreto che lega le loro famiglie e fanno i conti con il passato comune dei loro popoli. Divenuta ormai il simbolo di una Turchia che ha il coraggio di guardarsi indietro e raccontare le