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Visualizzazione dei post da 2012

Algodão - "Eu Não Sei Quando Te Perdi"

Funk Melódico - Caetano Veloso

Marlene Kuntz "Nuotando nell'aria"

Pelle: è la tua proprio quella che mi manca in certi momenti e in questo momento è la tua pelle ciò che sento nuotando nell'aria. Odori dell'amore nella mente dolente, tremante, ardente: il cuore domanda cos'è che manca perchè si sente male, molto male, amando, amando, amandoti ancora. Nel letto, aspetto ogni giorno un pezzo di te un grammo di gioia del tuo sorriso e non mi basta nuotare nell'aria per immaginarti: se tu sapessi che pena. Intanto l'aria intorno è più nebbia che altro l'aria è più nebbia che altro è certo un brivido averti qui con me in volo libero sugli anni andati ormai e non è facile, dovresti credermi, sentirti qui con me perchè tu non ci sei. Mi piacerebbe sai, sentirti piangere, anche una lacrima, per pochi attimi. Mi piacerebbe sai...

Ravi Shankar & Philip Glass - Ragas In Minor Scale

Jeet Thayil, "Narcopolis", Neri Pozza, 2012

(traduzione dall'inglese: Vincenzo Mingiardi) Bombay, anni Ottanta. Shuklaji Street è un reticolo febbrile di stanze, stanze per il sesso, stanze per Dio, stanze segrete che si riducono di giorno e si espandono di notte. Corre da Grant Road a Bombay Central, e percorrendola a piedi, tra auto, camion, risciò, biciclette, rifiuti, escrementi e poveri che barcollano coperti di stracci, si fa il tour dei luoghi della perdizione della città, i luoghi del piacere e dell’ebbrezza. La croce copta dei cristiani siriani al collo, l’aria di chi è stato rispedito in India dopo essere finito nei guai a New York, Dom Ullis si è rifugiato nel bel mezzo di Shuklaji Street, nella stanza d’oppio di Rashid, la fumeria piú rinomata della strada con le sue autentiche pipe cinesi. Nel locale, pregno dell’odore di melassa, sonno e malattia, si è accolti dal proprietario, braccia e ventre cosí grassi da rendere striminzita ogni camicia. La fumeria, però, è per ogni habitué innanzi tutt

Tool- Parabola

Mogwai - Take Me Somewhere Nice

Boris Vian, "Autunno a Pechino", Sellerio

Traduzione di Doriana Comerlati Lingua originale: francese Titolo originale: L'Automme à Pékin     Può un autobus che percorre una mattina le strade di una città francese trasportare il suo unico passeggero in un mondo parallelo? Può un autobus che percorre una mattina le strade di una città francese trasportare il suo unico passeggero in un mondo parallelo? Certamente, se il conducente si chiama Boris Vian, che in tal modo ci introduce in un'altra dimensione, dove si trova l'Exopotamia, paese misterioso e desertico, in cui strani personaggi ruotano attorno a un'assurda impresa ingegneristica - la costruzione di una ferrovia che non conduce in nessun posto - fin dall'inizio votata al fallimento. L'automne à Pékin , in cui (è bene dirlo) non si accenna minimamente nè alla stagione autunnale né alla Cina, fu giudicato arduo alla sua comparsa

Jorge Ben e Toquinho - Carolina Bela

Marco Malvaldi, "Milioni di milioni", Sellerio, 2012

Milioni di milioni è un’investigazione all’inglese basata su labili indizi messi in fila con paziente intelligenza; ma l’ambientazione è toscana, spaccona e popolaresca, come gli altri gialli del creatore dei vecchietti del BarLume. Nei gialli alla maniera di Malvaldi, in cui si ride della cinica ironia dei personaggi, i luoghi sono fondamentali per l’equilibrio tra umorismo e suspense. Montesodi Marittimo è un paesino toscano di una certa altitudine, nonostante il nome, per di più molto scosceso. Una persona su due porta un doppio patronimico, il secondo dei quali è sempre Palla. Eredità di un marchese Filopanti Palla, gran gaudente, pentitosi in punto di morte di lasciare tanti bambini senza un nome legittimo. Inoltre su Montesodi aleggia un mistero: è considerato «il paese più forte d’Europa». Per scoprirne la causa, vengono mandati dall’Università un genetista, Piergiorgio Pazzi, e una esperta di archivi, Margherita Castelli. Trascorsi i primi giorni, nel p

#cena?

Dal Parantha (Paratha) Tadka Dal Tofu Korma

Paolo Benvegnù, "Nel Silenzio"

Voglio respirare lentamente il tuo profumo e non so se risvegliarti Ho dormito poco per sognarti all'improvviso e non ho sognato niente Esco per lasciarti libera di sopravvivere per dimenticarti e ritrovarti inconsapevole. Non vedi che mi arrendo Non capisci che lasciandoti andare Potrai desiderare Riconquistarti e perderti Perchè non vedi che ti attendo Ti proteggerò restando lontano Nel silenzio Nel silenzio i tuoi vestiti ballano Poi sorpresi dalla luce cadono Con una grazia irreale irreale Ma io devo ritornare a camminare verso ciò che non so Anche se ieri ti ho sentito respirare in ogni cosa che ho desiderato Esco dal tuo corpo con un gesto impercettibile per dimenticare che l'attesa sia incantevole Non vedi che mi arrendo Non capisci che lasciandoti andare Potrai desiderare Riconquistarti e perderti Perchè non vedi che ti attendo Ti proteggerò restando lontano Nel silenzio

Murakami Haruki, "1Q84. Libro 3. Ottobre- Dicembre", Einaudi, 2012

(Traduzione di Giorgio Amitrano) Aomame e Tengo sono da mesi persi sotto un cielo ostile in cui brillano due lune, separati eppure uniti da qualcosa di invisibile e fatale come solo il destino e la volontà possono essere. Minacciati dalla setta Sakigake e da forze ancora piú sinistre e inumane, sulle loro tracce adesso hanno anche l'investigatore privato Ushikawa, tanto geniale quanto pericoloso. Murakami Haruki ha creato un universo per raccontarci come si creano gli universi. E ha mostrato ai lettori di tutto il mondo cosa significa scrivere un classico nel ventunesimo secolo. «Tengo, dove sei?» Ci sono amori che devono attraversare universi per incontrarsi. Ci sono amori che devono superare ostacoli, difficoltà, avversari, enigmi. Amori che devono, soprattutto, vincere le paure interiori - inquietanti e terribili come piccole crea

#Com o Destino a conduzir a carroça de tudo pela estrada de nada

[...] Não sou nada. Nunca serei nada. Não posso querer ser nada. À parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo. Janelas do meu quarto, Do meu quarto de um dos milhões do mundo que ninguém sabe quem é (E se soubessem quem é, o que saberiam?), Dais para o mistério de uma rua cruzada constantemente por gente, Para uma rua inacessível a todos os pensamentos, Real, impossivelmente real, certa, desconhecidamente certa, Com o mistério das coisas por baixo das pedras e dos seres, Com a morte a pôr humidade nas paredes e cabelos brancos nos homens, Com o Destino a conduzir a carroça de tudo pela estrada de nada. [...]  Álvaro de Campos: "Tabacaria" (excerto)

Stefano Benni, "Di tutte le ricchezze", Feltrinelli, 2012

In breve “Tutti applaudivano, ma noi stavamo fermi come due uccelli su un ramo, aspettando.” Il libro Martin è un maturo professore e poeta che si è ritirato a vivere ai margini di un bosco: è una nuova stagione della vita, vissuta con consapevolezza e arricchita dai ricordi e dalle conversazioni che Martin intrattiene con il cane Ombra e con molti altri animali bizzarri e filosofi. In questa solitudine coltiva la sua passione di studioso per la poesia giocosa e per il Catena, un misterioso poeta locale morto in manicomio. Questa tranquillità, che nasconde però strani segreti, è turbata dall’arrivo di una coppia che viene a vivere in un casale vicino: un mercante d’arte in fuga dalla città e Michelle, la sua bellissima e biondissima compagna. L’apparizione di Michelle, simile a una donna conosciuta da Martin nel passato, gonfia di vento, pensieri e speranze i giorni del buon vecchio professore. Il ritmo del cuore e il ritmo della vita pre

Cá dentro inqueitação, inquietação É só inquietação, inquietação..

A contas com o bem que tu me fazes A contas com o mal por que passei Com tantas guerras que travei Já não sei fazer as pazes São flores aos milhões entre ruínas Meu peito feito campo de batalha Cada alvorada que me ensinas Oiro em pó que o vento espalha Cá dentro inquietação, inquietação É só inquietação, inquietação Porquê, não sei Porquê, não sei Porquê, não sei ainda Há sempre qualquer coisa que está pra acontecer Qualquer coisa que eu devia perceber Porquê, não sei Porquê, não sei Porquê, não sei ainda Ensinas-me fazer tantas perguntas Na volta das respostas que eu trazia Quantas promessas eu faria Se as cumprisse todas juntas Não largues esta mão no torvelinho Pois falta sempre pouco para chegar Eu não meti o barco ao mar Pra ficar pelo caminho Cá dentro inqueitação, inquietação É só inquietação, inquietação Porquê, não sei Porquê, não sei Porquê, não sei ainda Há sempre qualquer coisa que está pra acontecer Qualquer coisa que eu devia perceber

David Byrne & St. Vincent - 'Who'

John Cage: Music of Changes (1951)

" I suoni se ne stanno nella musica per rendersi conto del silenzio che li separa ." ( John Cage , Los Angeles, 5 settembre 1912 – New York, 12 agosto 1992)

Gonçalo M. Tavares, "Aprender a rezar na Era da Técnica", Caminho, 2008

Os «Livros Negros» de Gonçalo M. Tavares têm um novo Reino: Aprender a rezar na Era da Técnica . Lenz Buchmann é um homem atroz. Como médico, despreza os doentes. Como político, despreza a sociedade. Como marido..., como irmão... como filho, enaltece irracionalmente o pai porque é assim que se comportam os homens desprezíveis. Depois de Um Homem: Klaus Klump , A Máquina de Joseph Walser e Jerusalém , Aprender a rezar na Era da Técnica mantém o mesmo olhar agreste e tantas vezes sombrio sobre a condição humana: «O que vês quando olhas para onde todos olham?» http://www.caminho.leya.com/catalogo/detalhes_produto.php?id=5873

"Deixem Passar o Homem Invisível", Rui Cardoso Martins, Dom Quixote

  Durante uma grande enxurrada em Lisboa, um homem - cego desde os 8 anos, advogado - cai numa caixa de esgoto aberta, situada junto da igreja de S. Sebastião da Pedreira. Na mesma altura, um escuteiro que regressava de uma actividade na mesma igreja é também arrastado para o mesmo esgoto. É a viagem de ambos, através de uma Lisboa subterrânea, enquanto cá fora são tomadas todas as medidas para os salvarem, que o autor nos conta neste segundo livro. Mas é também a entreajuda, a cumplicidade entre o cego e a criança, naquela terrível aventura. Pelo meio, as histórias de um ilusionista - Seripe de nome artístico, na realidade Pires ao contrário -, as recordações do homem cego do tempo antes de aquilo acontecer, a história de um camaleão que não acertava com a cor, e tantas outras tornam a leitura deste livro extremamente aliciante. http://www.dquixote.pt/catalogo/detalhes_produto.php?id=824

Murakami Haruki, "L'uccello che girava le viti del mondo", Einaudi

Traduzione di Antonietta Pastore «Vorrei dieci minuti del suo tempo», disse senza preamboli una voce di donna. Io sono piuttosto bravo a riconoscere le persone dalla voce, quella lí però non l'avevo mai sentita. In un sobborgo di Tokyo il giovane Okada Toru ha appena lasciato volontariamente il suo lavoro e si dedica ai lavori di casa. Due episodi apparentemente insignificanti riescono tuttavia a rovesciare la sua vita tranquilla: la scomparsa del gatto di casa e la telefonata anonima di una donna che con voce sensuale gli chiede un incontro. Toru si accorgerà presto che oltre al gatto, a cui la moglie Kumiko è molto affezionata, dovrà cercare Kumiko stessa. Lo spazio limitato del suo quotidiano diventa il teatro di una ricerca in cui sogni, ricordi e realtà si confondono e che lo porterà ad incontrare personaggi sempre piú strani: dalla prostituta psicotica, alla sedicenne morbosa, dal po

Cássia Eller - Por Enquanto

Mudaram as estações, nada mudou Mas eu sei que alguma coisa aconteceu Tá tudo assim tão diferente Se lembra quando a gente chegou um dia a acreditar Que tudo era pra sempre Sem saber, que o pra sempre, sempre acaba Mas nada vai conseguir mudar o que ficou Quando penso em alguém só penso em você E aí, então, estamos bem Mesmo com tantos motivos Pra deixar tudo como está Nem desistir, nem tentar agora tanto faz Estamos indo de volta pra casa Mesmo com tantos motivos Pra deixar tudo como está Nem desistir, nem tentar agora tanto faz Estamos indo de volta pra casa

Cássia Eller - Lanterna dos Afogados

Esmahan Aykol, "Appartamento a Istanbul", Sellerio, 2011

(Traduzione di Emanuela Cervini) Kati Hirschel, quarantenne anticonformista, appassionata di gialli tanto da aprire a Istanbul una libreria specializzata, anche questa volta è alle prese con un caso che la coinvolge in prima persona. Osman, tipo losco gestore di parcheggi, viene ucciso poco dopo un alterco con Kati. Solare e intuitiva, fin troppo curiosa, la libraia con l'hobby dell'investigazione inizia a indagare. Kati Hirschel è una Berlinese trapiantata a Istanbul da una quindicina d'anni. Gestisce una libreria specializzata in gialli, per il resto il suo tempo è preso a occuparsi di una quantità di piccoli affari pratici che la sballottano da un estremo all'altro della sconfinata città che abbraccia il Bosforo. E parla, conversa continuamente e con chiunque, di ogni ceto occupazione e risma, amiche e vicini, amori, e personaggi con cui viene in contatto per il lavoro o per le altre incomben

Fred Vargas, "L'uomo dei cerchi azzurri", Einaudi

Traduzione di Yasmina Melaouah I casi del commissario Adamsberg *** «La voce di Adamsberg è come un sogno, ti culla, ti incanta e ti addormenta, lui invece non si addormenta. La sua voce porta con sé immagini lontane e pensieri vaghi, ma procede verso conclusioni inesorabili, di cui forse lui stesso è l'ultimo a rendersi conto». Sui marciapiedi di Parigi vengono tracciati da mesi strani cerchi con il gesso azzurro. In mezzo ai cerchi, un tappo, un portachiavi, un gatto... Giornalisti e psichiatri si divertono a discuterne, ma il commissario Adamsberg, appena trasferito a Parigi, pensa che non ci sia proprio nulla da ridere. Lui lo sente, lo sa, che quei segni trasudano crudeltà. E aspetta. Aspetta che nel cerchio azzurro compaia il primo cadavere. http://www.einaudi.it/libri/libro/fred-vargas/l-uomo-dei-cerchi-azzurri/978880621365

#N

sai do eléctrico e vi-te sentado à minha espera, a partir daquele momento a minha alma saiu de mim para ir ter contigo e ai ficar.. N

Pascal Mercier, "Treno di notte per Lisbona", Mondadori, 2008

Traduzione: Elena Broseghini Voleva veramente gettarsi dal ponte la donna trattenuta una mattina da Raimond Gregorius, compassato insegnante svizzero di lingue morte? Gregorius non sa nulla di lei, se non che è portoghese. Basta però quella parola a dare un nome all'inquietudine che da tempo lo agita e in cui l'episodio lo ha precipitato. Qualche tempo dopo, complice la scoperta in una libreria antiquaria delle opere di un enigmatico scrittore lusitano, Amadeu Ignacio de Almeida Prado - coraggiosa figura di medico intellettuale dissidente durante il regime di Salazar -, l'altrimenti prevedibilissimo professore prende un treno diretto a Lisbona, dove spera di ritrovare le tracce del misterioso autore che tanto ha colpito la sua fantasia. http://www.librimondadori.it/web/mondadori/scheda-libro?isbn=978880457439

Cerchi nell'acqua - Paolo Benvegnù

Brice Matthieussent, "La vendetta del traduttore", Marsilio, 2012

( traduzione di Elena Loewenthal ) «U n romanzo intelligente e colto, ma anche avvincente, fitto di colpi di scena, allusioni, spiazzamenti. E ben altro » Elena Loewenthal Un beffardo traduttore si ribella al libro mediocre che sta traducendo e lo cancella progressivamente moltiplicando ed espandendo le note a piè pagina, le famose N.d.T , che usa per dare voce al disgusto che gli provoca il romanzo, al disprezzo che nutre per il suo autore e soprattutto per riferire le ferite inflitte al testo: prima elimina aggettivi e avverbi superflui, poi paragrafi e infine intere pagine, facendo spazio alle proprie considerazioni, sogni, digressioni. Ma i protagonisti di Translator’s Revenge , il romanzo americano tradotto in modo così poco ortodosso, s’insinuano inesorabilmente nel testo che leggiamo: Abel Prote, noto e irascibile scrittore francese sul viale del tramonto, autore di un romanzo intitolato (N.d.T) , e David Grey, il giovane traduttore newyorkese che ama trave

Andrea Camilleri, "Il casellante", Sellerio, 2008

«Camilleri è il cronista, il favolista e il mitografo della comunità vigatese. Racconta di Minica e di suo marito, il casellante Nino Zarcuto. Della loro modesta vita nella solitaria casetta gialla, accanto a un pozzo e a un ulivo saraceno…»  (Salvatore Silvano Nigro). Raccontano, le cronache dell’antichità mitica, di metamorfosi varie. E di Niobe, madre superba dapprima, e poi dolorosissima. Gli dèi le uccisero i figli, per vendetta. Ne ebbero pietà alla fine. E la trasformarono in pietra. Ma da quel sasso, da quella roccia insensibile, sgorgò una sorgente di lacrime. Anche a Vigàta accadono fatti da far girare le sante cose, i cosiddetti cabasisi , nell’anno di grazia 1942: mentre guasconeggiano marronate fascistissime,

"Divorzio all'islamica a viale Marconi", Amara Lakhous, edizioni e/o, 2010

2005. I servizi segreti italiani ricevono un’informativa: un gruppo di immigrati musulmani, che opera a Roma nella zona di viale Marconi, sta preparando un attentato. Per scoprire chi siano i componenti della cellula viene infiltrato Christian Mazzari, un giovane siciliano che parla perfettamente l’arabo. Christian inizia la sua indagine sotto copertura: per gli abitanti del quartiere diventa Issa, un immigrato tunisino in cerca di un posto letto e di un lavoro. Il suo destino si incrocia con quello di Sofia, una giovane immigrata egiziana che indossa il velo e vive nel quartiere assieme al marito Said, alias Felice, architetto reinventatosi pizzaiolo. Attraverso Sofia vediamo la cultura islamica con gli occhi di una donna alle prese con una vita coniugale complicata. Sofia ha però un grande sogno da realizzare. Nell’alternarsi delle voci di Issa e Sofia l’ironia e la satira dei luoghi comuni fanno di Divorzio all’islamica a viale Marconi una commedia nera in cui il se

Esmahan Aykol, "Divorzio alla turca", Sellerio, 2012

( Traduzione dal tedesco di Emanuela Cervini; Titolo originale: Scheidung auf Türkisch) L'avventurosa libraia di Istanbul, Kati Hirschel, investigatrice per vivacità, non riesce a stare ferma. Gira in continuazione, indugia in situazioni di ogni genere, si ferma a parlare con chi capita, va curiosando ovunque soprattutto dove è più pericoloso mettere il naso. Nel suo terzo caso indaga sul presunto omicidio della moglie del rampollo di una delle casate più in vista del paese. Sembrerebbe un incidente ma come sempre Kati riesce a fiutare la pista giusta. Terzo caso per l’avventurosa Kati Hirschel, la libraia di Istanbul, venuta dalla natia Germania ma ormai più stambuliota di chiunque altro, investigatrice per vivacità. Del suo personaggio colpisce subito che non riesce a stare ferma. Gira in continuazione, indugia in situazion

#Keith Haring

David Monteagudo, "Fine", Guanda, 2012

(Traduzione di Bruno Arpaia) Un gruppo di vecchi amici si ritrova dopo venticinque anni per trascorrere il fine settimana in un rifugio di montagna, onorando così una promessa di gioventù: tornare per vedere le stelle. Si tratta di uomini e donne che ormai non hanno più nulla in comune, tranne delusione e fallimenti della mezza età, e un torbido episodio del passato, di cui era stato vittima un altro enigmatico membro della compagnia, soprannominato «il Profeta». Sotto il cielo nuvoloso, tra bilanci, ripicche e rancori mai sopiti, la gita non comincia nel migliore dei modi. Ma finalmente, verso la mezzanotte, le stelle si mostrano brillanti come non mai. È proprio allora, però, che iniziano le tensioni più gravi: di colpo tutti gli apparecchi elettrici smettono di funzionare. Al mattino uno degli amici è sparito. È solo il primo di una serie di episodi misteriosi, che ognuno dei protagonisti interpreterà secondo le proprie particolari ossessioni. Man mano si ricompone

#a tasca do Jaime

Aquele dia era mesmo um daqueles dias em que não te apetece mesmo nada, não queres ver amigos, não queres falar, nem sequer respirar...mas ela tentou reagir...assim saiu, apanhou o 28, sentou-se, fones nos ouvidos e mais nada. O eléctrico, para ela, era como uma m á quina do tempo, fazia com que podesse esquecer tudo, e com que o tempo parasse.. So que chegou a altura em que a carreira do 28 acabou, assim teve que descer naquela paragem, e despertar de repente...O seu olhar era como o das crianças que vêem a luz pela primeira vez...tirou os fones e começou a ouvir uma m ú sica no ar...Pensou que o aparelho estivesse ainda ligado, mas n ã o, estava no off- n ã o pode ser- pensou.. Era uma m ú sica triste, mas alegra, ouviam-se  também  pessoas a cantar..Começou a caminhar, reparou que estava na Graça, conhecia bem aquela zona, mas naquele momento andava como um bêbado à procura da sua casa, à toa...ao mesmo tempo tinha a sua guia, a m ú sica, aquele fadinho que saia dum lugar que ainda

A Naifa- Esta Depressão Que Me Anima

a gorda do café muito antiga e perfumada passe bem minha senhora que eu não me importo nada uma rima obsessiva indecente nas suas maneiras desligado o motor do carroas criadas tornavam-se indisciplinadas vivo do que me dão nunca falto às aulas de esgrima e todos os dias agradeço a deus esta depressão que me anima o rapaz da drogaria amarelo e mal tratado convidou-me a sair encontrei-o no teatro uma prosa enferrujada inconveniente e desajeitada não encontro vestido que me sirva já não sirvo para nada

Nina Simone- Ain't Got No, I Got Life

R.E.M. - The Great Beyond

I´ve watched the stars fall silent from your eyes All the sights that I have seen I can´t believe that I believed I wished That you could see There´s a new planet in the solar system There is nothing up my sleeve I´m pushing an elephant up the stairs I´m tossing up punch lines that were never there Over my shoulder a piano falls Crashing to the ground In all this talk of time Talk is fine But I don´t want to stay around Why can´t we pantomime, just close our eyes And sleep sweet dreams Me and you with wings on our feet I´m pushing an elephant up the stairs I´m tossing up punch lines that were never there Over my shoulder a piano falls Crashing to the ground I´m breaking through I´m bending spoons I´m keeping flowers in full bloom I´m looking for answers from the great beyond I want the hummingbirds, the dancing bears Sweetest dreams of you I Look into the stars I Look into the moon I´m pushing an elephant up the stairs I´m tossing up punch lines that were never there Over my sh

Mamy, Assalti Frontali

Vieni con me stasera è primavera usciamo da qua dentro conosco un posticino dopo la piazzetta al centro proprio davanti al porto ti ci porto c'è un mio amico oste i pescherecci gli portano ogni giorno le aragoste è buio nero il mare in fondo una lampara noi su 'ste stradette un po' sbilenghe neanche una zanzara scendiamo contro vento, il vento è un festival viene dal sud dal Ciad Nigeria Mali e Senegal ci sono stato anche io lontano tanti anni fa mi sembra di sentirlo ancora odore di mango e guaranà tagliavo il cocco con il macete quando avevo sete sentivo la vita come adesso in questo marciapiede sarà 'sta musica culla come una ninnananna forse non ci credi guarda qua c'è anche una bella camera che mi piace sai correggo ho preso le mie cotte e il mare caldo poi faremo il bagno, il bagno a mezzanotte questa terra è la terra ingrata, oh mamy rimani indietro non si torna non si torna indietro, oh mamy questa terra è la terra ingrata oh mamy rim

#Doisneau

Robert Doisneau, Les bouchers mélomanes, la Villette, 1953 «Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere.» (Robert Doisneau)  http://www.robert-doisneau.com/fr/portfolio/bistrots.htm

# nuovo inizio??

... ad Anna Fodale, che ci fa piacere accogliere non solo perché è sempre bello vedere crescere l'associazione e perché ogni contributo è un arricchimento, ma anche perché rappresenta una combinazione linguistica (dal portoghese) e una regione di origine e residenza (la Sicilia) che non sono sicuramente tra le più rappresentate... anche se siete già più d'una nell'uno e nell'altro caso :-). Benvenuta e buon lavoro a tutte/i. Angelo Fracchia Gestione Iscritti STRADE

"Citizen erased", Muse #N

Break me in, teach us to cheat And to lie, cover up What shouldn't be shared? All the truths' unwinding Scraping away at my mind Please stop asking me to describe For one moment I wish you'd hold your stage With no feelings at all Open minded I'm sure I used to be so free Self-expressed, exhausting for all To see and to be What you want and what you need The truths' unwinding Scraping away at my mind Please stop asking me to describe For one moment I wish you'd hold your stage With no feelings at all Open minded I'm sure I used to be so free For one moment I wish you'd hold your stage With no feelings at all Open minded I'm sure I used to be so free Wash me away Clean your body of me Erase all the memories They will only bring us pain And I've seen, all I'll ever need 

"Le Osterie", Alda Merini

" A me piacciono gli anfratti bui delle osterie dormienti, dove la gente culmina nell’eccesso del canto, a me piacciono le cose bestemmiate e leggere, e i calici di vino profondi, dove la mente esulta, livello di magico pensiero. Troppo sciocco è piangere sopra un amore perduto malvissuto e scostante, meglio l’acre vapore del vino indenne, meglio l’ubriacatura del genio, meglio sì meglio l’indagine sorda delle scorrevolezze di vite; io amo le osterie che parlano il linguaggio sottile della lingua di Bacco, e poi nelle osterie ci sta il nome di Charles scritto a caratteri d’oro ." (Alda Merini, da " Vuoto d'amore ")

Aravind Adiga, "L'ultimo uomo nella torre", Einaudi

(Traduzione di Norman Gobetti) Che cosa siamo disposti a fare per denaro quando l'offerta è così alta da cambiare radicalmente la nostra vita? Tutto, rispondono i condòmini del Vishram di fronte all'offerta del costruttore Dharmen Shah, che al posto del vecchio stabile di Mumbai vuole erigere un grattacielo di appartamenti di lusso. Tutti i condòmini? Tutti tranne uno. È l'ultimo uomo nella torre, l'integerrimo, l'inamovibile, che per i rispettabili occupanti del Vishram diventa l'ostacolo che si frappone alle loro speranze di felicità.  Inaugurata il 14 novembre 1959, nel settantesimo compleanno di Jawaharlal Nehru, la società edile cooperativa Vishram è la nonna di tutti i condomìni pucca da allora sorti in un quartiere di Mumbai, Vakola, che decoroso non è affatto. I suoi abitanti, suddivisi in cattolici, indù e perfino qualche musulmano «del tipo migliore», come in una felice applicazione dei valori nehruviani di cooperazione e convivenza, difendon

RODRIGO LEÃO - Rosa

#brazilian mood: Tim Maia, "Réu confesso"

Caetano Veloso, "Você não me ensinou a te esquecer"

( Composição: Fernando Mendes / José Wilson / Lucas) Não vejo mais você faz tanto tempo Que vontade que eu sinto De olhar em seus olhos, ganhar seus abraços É verdade, eu não minto E nesse desespero em que me vejo Já cheguei a tal ponto De me trocar diversas vezes por você Só pra ver se te encontro Você bem que podia perdoar E só mais uma vez me aceitar Prometo agora vou fazer por onde nunca mais perdê-la Agora, que faço eu da vida sem você? Você não me ensinou a te esquecer Você só me ensinou a te querer E te querendo eu vou tentando te encontrar Vou me perdendo Buscando em outros braços seus abraços Perdido no vazio de outros passos Do abismo em que você se retirou E me atirou e me deixou aqui sozinho Agora, que faço eu da vida sem você? Você não me ensinou a te esquecer Você só me ensinou a te querer e te querendo eu vou tentando me encontrar E nesse desespero em que me vejo já cheguei a tal ponto de me trocar diversas vezes por você só pra ver se te encontro Você bem que podi

Fila Brazilia- Nature Boy (LateNightTales Cover)

Paolo Sorrentino, "Hanno tutti ragione", Feltrinelli Editore

In breve Tony Pagoda è un cantante melodico con tanto passato alle spalle. La sua è stata la scena di un’Italia florida e sgangheratamente felice. Ha avuto il talento, i soldi, le donne. È stato tutto molto facile e tutto all’insegna del successo. Ma quando la vita comincia a complicarsi… Il libro "Perché questo è il gioco. Bisogna comprendere gli altri anche nel momento in cui ti stanno uccidendo. Senza mai sottovalutare la forza sbilenca dell’ironia." Tony Pagoda è un cantante melodico con tanto passato alle spalle. La sua è stata la scena di un’Italia florida e sgangheratamente felice, fra Napoli, Capri, e il mondo. È stato tutto molto facile e tutto all’insegna del successo. Ha avuto il talento, i soldi, le donne. E inoltre ha incontrato personaggi straordinari e miserabili, maestri e compagni di strada. Da tutti ha saputo imparare e ora è come se una sfrenata, esuberante saggezza si sprigionasse da lui senza fatica. Ne ha

"L'amante palestinese" Sélim Nassib. Edizioni e/o

(Traduzione: Gaia Panfili) Una storia di desiderio e passione carnale nella Palestina a cavallo tra la fine degli anni Venti e il 1948, anno della proclamazione dello stato di Israele. Tanto dura la turbolenta relazione tra Golda Meir, la pasionaria del sionismo, e Albert Pharaon, banchiere palestinese appartenente a una delle famiglie più in vista del paese. Fra loro irrompe violenta la febbre dei corpi, la frenesia dei gesti, la voglia di ritrovarsi. Incontri fugaci, appuntamenti rubati, attimi di piacere clandestino che si vorrebbero sempre più liberi e spensierati. E invece, su tutto, il peso delle circostanze, dell’ambiente, della Storia. Vent’anni cruciali nella vita dei due protagonisti e nelle vicende del paese, che Golda e Albert affronteranno in maniera sempre diversa e alla fine inconciliabile. Sullo sfondo la Palestina sotto mandato britannico, terra di grandi strategie economiche, astuzie politiche, inevitabili cambiamenti e immobilismi forzati, teatr

"Tua", Claudia Piñeiro, Feltrinelli

(Traduzione: Michela  Finassi Parolo) In breve Buenos Aires. Inés, moglie di Ernesto, un irreprensibile dirigente di successo, trova per caso nella tasca del marito un biglietto d'amore scritto con il rossetto e firmato "Tua". Una sera decide di seguirlo e si trova ad assistere... Crimini in famiglia. Una storia incalzante, dalle atmosfere hitchcockiane, che non vi farà dormire la notte. Il libro Buenos Aires. Inés, moglie di Ernesto – irreprensibile dirigente di successo –, trova per caso nella ventiquattrore del marito un biglietto d'amore scritto con il rossetto e firmato "Tua". Una sera decide di seguirlo fino al parco Bosques de Palermo dove lui e la sua amante si sono dati appuntamento. Iniziano a discutere, lui la spinge violentemente, la donna cade, sbatte la testa contro un sasso e muore. Inés torna a casa ben decisa a fare il pos

António Lobo Antunes, " In culo al mondo", Feltrinelli

 (Traduzione: Maria José  de Lancastre ) In breve Anni settanta, la sporca guerra coloniale condotta dal regime salazarista contro i movimenti di liberazione in Angola. Di nuovo a Lisbona, un reduce confessa in un monologo a una donna la sua atroce esperienza. Traduzione di Maria José de Lancastre con la collaborazione di Antonio Tabucchi. Il libro “Perché cavolo non se ne parla? Mi viene da pensare che il milione e cinquecentomila uomini che sono passati dall’Africa non sono mai esistiti, che le sto raccontando una specie di romanzo di cattivo gusto al quale non crede nessuno, una storia inventata con la quale cerco di intenerirla per riuscire più in fretta (un terzo di chiacchiera, un terzo di alcol, un terzo di tenerezza, sa com’è) a convincerla a veder nascere il mattino insieme a me, nel chiarore azzurro che buca le persiane e sale dalle lenzuola, rivela la c

Paolo Nori, "Bassotuba non c'è", Feltrinelli

In breve Le avventure di Learco Ferrari, alter ego dell’autore, scrittore “martire della letteratura”, esperto di narrativa russa, magazziniere per caso e trombettista, appena lasciato da Bassotuba. Il libro che ha fatto conoscere Paolo Nori. Il libro “Io sono quello che non ce la faccio. Io sono stanco, anzi, stanchissimo. La vita moderna ha dei ritmi e delle pretese che tenerci dietro, io non ce la faccio. Oppure no. Io sono esaurito. Ho finito, nel breve volgere di sette lustri, l’energia vitale che mi è stata concessa. Sono scarico. Sembro vivo, ma sono morto. Oppure no. Io sono un martire della letteratura. Ho scritto un romanzo che è piaciuto molto a due editori, uno dei quali molto importante. Molto colpiti. Originale, mi han detto. Ti chiamiamo entro fine luglio, mi han detto. Oggi è l’otto di agosto e sono qui in casa che aspetto. Non succede niente. Questo niente mi ammazza. Oppure no. […] Io sono sotterrato da una storia sentimen

#13

"E adesso aspetterò domani per avere nostalgia signora libertà signorina anarchia così preziosa come il vino così gratis come la tristezza con la tua nuvola di dubbi e di bellezza" Fabrizio de André

Fabrizio de André, Amore che vieni amore che vai

Murakami Haruki, "Nel segno della pecora", Einaudi, 2010

(Traduzione di Antonietta Pastore) Le avventure di un giovane pubblicitario che, in un Giappone invivibile e ormai privo di radici, viene coinvolto nella ricerca di una misteriosa pecora e rischia di essere schiacciato dal passato più tragico del paese. Pubblicato in Italia per la prima volta nel 1992, Nel segno della pecora è diventato un libro di culto per gli appassionati di Murakami; viene qui riproposto in una nuova traduzione, per la prima volta dal giapponese.  «In una semplicissima newsletter, un giovane agente pubblicitario inserisce la fotografia, in apparenza banale, di un gregge: uno degli animali, una pecora bianca con una macchia color caffè sulla schiena, suscita tuttavia l'interesse di un inquietante uomo vestito di nero, stretto collaboratore del Maestro, un politico molto potente i cui esordi si perdono nel torbido passato coloniale g