In breve
“Tutti applaudivano, ma noi stavamo fermi come due uccelli su un ramo, aspettando.”
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Il libro
Martin è un maturo professore e poeta che si è ritirato a vivere ai
margini di un bosco: è una nuova stagione della vita, vissuta con
consapevolezza e arricchita dai ricordi e dalle conversazioni che Martin
intrattiene con il cane Ombra e con molti altri animali bizzarri e
filosofi. In questa solitudine coltiva la sua passione di studioso per
la poesia giocosa e per il Catena, un misterioso poeta locale morto in
manicomio. Questa tranquillità, che nasconde però strani segreti, è
turbata dall’arrivo di una coppia che viene a vivere in un casale
vicino: un mercante d’arte in fuga dalla città e Michelle, la sua
bellissima e biondissima compagna. L’apparizione di Michelle, simile a
una donna conosciuta da Martin nel passato, gonfia di vento, pensieri e
speranze i giorni del buon vecchio professore. Il ritmo del cuore e il
ritmo della vita prendono una velocità imprevista. Una velocità che una
sera, a una festa di paese, innesca il vortice di un fantastico giro di
valzer.
Leggende, sogni, canzoni, versi di un poeta che la tradizione vuole folle e suicida, telefonate attese, contattisti rock, cinghiali assassini, visite di colleghi inopportuni, comiche sorprese, goffi corteggiamenti e inattese tentazioni – tutto riempie di nuova linfa una stagione che si credeva conclusa, e che si riapre sul futuro come un’alba. Martin e tutti quelli che lo circondano sembrano chiusi in un bozzolo di misteri: si tratta di attendere la farfalla che ne uscirà.
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«Un angelo non c’è sempre. Se no, non è un angelo. La sua prerogativa è che qualche volta arriva e qualche volta ti abbandona. Ecco l’essenza, la traccia dell’angelo». «Un angelo non c’è sempre. Se no, non è un angelo. La sua prerogativa è che qualche volta arriva e qualche volta ti abbandona. Ecco l’essenza, la traccia dell’angelo». Un Natale degli anni Cinquanta. Tutta la famiglia è riunita intorno all’albero, che porta sulla cima un puntale con l’effige di un angelo che il piccolo Morfeo fissa incantato; ora il bambino si allontana, si rannicchia presso una finestra, quando una persiana si stacca piombandogli sul capo. Il
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