Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2008
...Foi muito bom dançar, cantar, descarregar o cansaço que durante a semana carrega a cabeça, o corpo e a alma e que se foi... Libertar todos os pesadelos e espantos, assim é que tinha que ser sempre, e é bom quando há motivos e ocasiões para que se possa fazer... libertar-se..mandar embora cada pensamento..sim, é tão bom...

Cous cous fest, San Vito lo Capo - 27/09/2008

L'ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO Sedici musicisti provenienti da 11 paesi e 3 continenti, 8 lingue che si uniscono per creare una musica che non è mai esistita prima: world music nel vero senso della parola, musica del pianeta Terra, tutto il pianeta Terra... Prima ancora che emettano una nota sono uno spettacolo unico a vedersi, incarnazione perfetta di un mondo ideale e multiculturale in cui le differenze sono finalmente solo un valore aggiunto. Il progetto è di Mario Tronco (direttore/domatore dell’orchestra e già tastierista degli Avion Travel) e dell’associazione Apollo 11. Quando l’orchestra inizia a suonare si sprigiona con forza una musica che non lascia scampo tanto è carnale e viscerale: un ritmo denso di suggestioni che riesce ad essere allo stesso tempo libero ed organizzato, legato alle tradizioni e rivolto verso il futuro. Musica che fa battere il tempo a chiunque, capace di catturare ogni gamma di orecchio, dal più raffinato al più distratto. Musica da canticchiare, d

Cous cous fest, San Vito lo Capo - 26/09/2008

Roy Paci, Frank London e Boban Markovic con la B.M. Orkestar in IL TERRONE, L'EBREO E LO ZINGARO Prendi i più fastidiosi che ti vengano in mente - ma non qualcuno a caso, i numeri uno del loro settore: un terrone, un ebreo e uno zingaro. Dagli in mano lo strumento più rumoroso e irritante (la tromba, una ciascuno of corse) e lasciagli licenza di frastuono assortito. La gente farà a botte per esserci, vederli e soprattutto ascoltarli. Controsenso? Forse. Ma uno dei più belli a cui potrai assistere. Loro sono il vulcanico trombettista siciliano Roy Paci, il più eclettico musicista klezmer, Frank London, e il re dei Balcani Boban Markovic, con alle spalle l'Orkestar di quest'ultimo. I più grandi classici della tradizione della Sicilia, melodie ebraiche dalla grande storia, rutilanti danze in levare dalla Serbia e composizioni ad hoc dei tre passeranno per il tritatutto sonoro della fanfara di Markovic, già al servizio di Goran Bregovic

Alda Merini

... "Pensiero, io non ho più parole. Ma cosa sei tu in sostanza? qualcosa che lacrima a volte, e a volte dà luce. Pensiero,dove hai le radici? Nella mia anima folle o nel mio grembo distrutto? Sei così ardito vorace, consumi ogni distanza; dimmi che io mi ritorca come ha già fatto Orfeo guardando la sua Euridice, e così possa perderti nell'antro della follia." da " La terra santa " ..."Ti aspetto e ogni giorno mi spengo poco per volta e ho dimenticato il tuo volto. Mi chiedono se la mia disperazione sia pari alla tua assenza no, è qualcosa di più: è un gesto di morte fissa che non ti so regalare" da " Clinica dell'abbandono "

Il gigante e il mago- Vinicio Capossela

Il 17 ottobre arriverà nei negozi “DA SOLO”, il nuovo album di inediti di VINICIO CAPOSSELA (Warner Music), Presentato dal suo stesso autore come un album per pianoforte e strumenti inconsistenti, “DA SOLO” è stato registrato e mixato a Milano da Taketo Gohara e ai Brooklyn Studios di New York da JD Foster (produttore di Marc Ribot, Calexico) e Andy Taub, tra il gennaio e il marzo del 2008. «Il nuovo album è un disco per piano e strumenti inconsistenti, ossia quegli elementi che possono stare intorno al pianoforte e dargli un’aura, del pulviscolo sonoro. Voce e pianoforte sono centrali in questo disco che è soprattutto di ballate. Gli strumenti inconsistenti fanno da coro, danno spazio e profondità. Rivestono il pianoforte come un maglione» . (Vinicio Capossela ad America Oggi, quotidiano per la comunità italiana negli Stati Uniti, 30 giugno 2008) “DA SOLO” è prodotto da Vinicio Capossela con la collaborazione del chitarrista Alessandro “Asso” Stefana. All’uscita dell’album farà seguit
Je suis le fils de la terre maternelle Je suis l'enfant des douleurs éternelles Je ne suis pas le seigneur du désert Mais l'esclave des horizons nus da:'Pas de Nom' ('No Name') by Issa Rhossey fonte: http://tinariwen.com/about.php

Você Vai Ver

Você vai ver você vai implorar me pedir pra voltar e eu vou dizer dessa vez não vai dar eu fui gostar de você dei carinho, amor pra valer dei tanto amor mas você queria só prazer você zombou e brincou com as coisas mais sérias que eu fiz quando eu tentei com você ser feliz era tão forte a ilusão que prendia o meu coração você matou a ilusão libertou meu coração hoje é você que vai ter de chorar você vai ver Antônio Carlos Jobim

António Aragão

"Vai não com mãos de fadas a bailar quimeras... Que outra voz te anime o leme; que outra vela te guarde a saudade" António Aragão, Arquipélago, Funchal, 1952 Exemplo de poesia encontrada de António Aragão da: http://po-ex.net/index.php?option=com_content&task=view&id=21&Itemid=35&lang=

Tao Te Ching

Nutrire la persona Sotto il cielo tutti sanno che il bello è bello, di qui il brutto, sanno che il bene è bene, di qui il male. È così che essere e non-essere si danno nascita fra loro, facile e difficile si danno compimento fra loro, lungo e corto si danno misura fra loro, alto e basso si fanno dislivello fra loro, tono e nota si danno armonia fra loro, prima e dopo si fanno seguito fra loro. Per questo il santo permane nel mestiere del non agire e attua l'insegnamento non detto. Le diecimila creature sorgono ed egli non le rifiuta le fa vivere ma non le considera come sue, opera ma nulla si aspetta. Compiuta l'opera egli non rimane e proprio perché non rimane non gli vien tolto. Lao Tzu da: http://it.wikisource.org/wiki/Tao_Te_Ching/Nutrire_la_Persona
..." sobreponho o egoísmo da personalidade à exigência das instituições, vibro como um diapasão acordado diante da perspectividade de qualquer anarquia. Sou a imagem viva de um inferno de contradições. Por isso, em vez de me escudar na ilusão de uma serenidade que não tenho, abro-me à evid ê ncia da lição que me espera"... Miguel Torga

Dance me to the end of love

Dance me to your beauty with a burning violin Dance me through the panic til Im gathered safely in Lift me like an olive branch and be my homeward dove Dance me to the end of love Dance me to the end of love Oh let me see your beauty when the witnesses are gone Let me feel you moving like they do in babylon Show me slowly what I only know the limits of Dance me to the end of love Dance me to the end of love Me to the wedding now, dance me on and on Dance me very tenderly and dance me very long Were both of us beneath our love, were both of us above Dance me to the end of love Dance me to the end of love Dance me to the children who are asking to be born Dance me through the curtains that our kisses have outworn Raise a tent of shelter now, though every thread is torn Dance me to the end of love Dance me to your beauty with a burning violin Dance me through the panic till Im gathered safely in Touch me with your naked hand or touch me with your glove Dance me to the end of love Dance me
Om Ganapataye Namah!