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Visualizzazione dei post da giugno, 2013

"Castro", Reinhard Kleist, Black Velvet, 2012

(Traduzione di Anna Zuliani) Ascesa e declino di un grande sogno. Questo potrebbe essere lo slogan per raccontare il mood di questo fumetto. Il sogno di una nazione libera, moderna, priva di discriminazioni e povertà, basata su un nuovo modello sociale, culturale ed economico sostenibile e a misura d’uomo. Un sogno inseguito da Fidel Castro durante la rivoluzione, ma che oggi sembra essersi arreso in gran parte alla realtà. Nel volume scritto e disegnato da Reinhard Kleist è un giovane giornalista tedesco, Karl Mertens , giunto a Cuba nel 1960 attratto dal fascino dell’allora futuro Líder máximo , a raccontarne una sorta di biografia non autorizzata . L’uso di un personaggio esterno permette all’autore di evitare toni eccessivamente didascalici, rendendo tutto in una forma più narrativa che espositiva e riuscendo a coinvolgere il lettore senza annoiarlo. La sua è una ricostruzione attenta e sentita , che segue emotivamente la scoperta da parte di Mertens del sogno de

Claudia Piñeiro, "Le vedove del giovedì", il Saggiatore

traduzione: Michela Finassi Parolo Dietro le alte mura perimetrali, al di là dei cancelli sorvegliati da guardie armate, si trova la comunità di Altos de La Cascada. Fuori, la strada, lo squallore del sobborgo di Santa María de los Tigrecitos e, ancora più in là, la caotica Buenos Aires. Dentro, il profumo dei gelsomini, i suoni di una natura perfettamente incontaminata, il ronzio delle auto elettriche, l’erba sempre verde del golf, le ville lussuose, i bagliori dell’acqua increspata delle piscine. Lì vanno ad abitare famiglie che amano una vita sana, felice, fatta di sport, cene, chiacchierate davanti a una tazza di tè e lezioni di giardinaggio e pittura. Virginia Guevara ha aperto un’agenzia immobiliare dopo che il marito Ronie ha stranamente perso il lavoro. Ma si rivela un’occupazione tutt’altro che facile. A La Cascada, infatti, al corposo regolamento scritto si sovrappone una fi tta rete di norme taciute, perché i vicini sono gli amici e gli amici sono i vicini,

LINEA 77 feat. LN RIPLEY - La Caduta

"La crepa", Claudia Piñeiro, Feltrinelli, 2013

traduzione: Pino Cacucci Nella vita da uomo qualunque dell’architetto Pablo Simó c’è una fessura inconfessabile, una crepa che gli tormenta la coscienza: Nelson Jara. Forse era solo un piccolo truffatore, una “canaglia”, ma anche Pablo Simó sa di essere una canaglia, nonostante l’apparenza di irreprensibile professionista e buon padre di famiglia. Come una crepa che si allunga e si allarga, tutte le piccole certezze quotidiane di Pablo si sgretolano: una giovane donna che sembra sapere chissà cosa su Jara scatena in lui un’attrazione dirompente, la famiglia va in frantumi, il lavoro diventa insopportabile, e passo dopo passo la tentazione di essere canaglia fino in fondo lo travolge. Ancora una volta Claudia Piñeiro ci narra i piccoli inferni di una variegata umanità, nella monumentale Buenos Aires invasa dal cemento delle speculazioni edilizie dove l’apparenza, più che mai, inganna. http://www.feltrinellieditore.it//SchedaLibro?id_volume=5100958