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Brice Matthieussent, "La vendetta del traduttore", Marsilio, 2012

(traduzione di Elena Loewenthal)


«Un romanzo intelligente e colto, ma anche avvincente, fitto di colpi di scena, allusioni, spiazzamenti. E ben altro» Elena Loewenthal

Un beffardo traduttore si ribella al libro mediocre che sta traducendo e lo cancella progressivamente moltiplicando ed espandendo le note a piè pagina, le famose N.d.T, che usa per dare voce al disgusto che gli provoca il romanzo, al disprezzo che nutre per il suo autore e soprattutto per riferire le ferite inflitte al testo: prima elimina aggettivi e avverbi superflui, poi paragrafi e infine intere pagine, facendo spazio alle proprie considerazioni, sogni, digressioni.
Ma i protagonisti di Translator’s Revenge, il romanzo americano tradotto in modo così poco ortodosso, s’insinuano inesorabilmente nel testo che leggiamo: Abel Prote, noto e irascibile scrittore francese sul viale del tramonto, autore di un romanzo intitolato (N.d.T), e David Grey, il giovane traduttore newyorkese che ama travestirsi da Zorro, il “vendicatore mascherato”, che lo sta traducendo in inglese.
E’ un vero e proprio romanzo nel romanzo che prende corpo, costellato di passaggi segreti, amore, odio, tradimenti, colpi di scena. Finché il traduttore trionfa sull’autore e s’insedia nella parte alta della pagina per proseguire meglio la propria storia.
Brice Matthieusent, utilizzando con virtuosistica maestria ogni sorta di artifici e giochi d’artificio letterari, sviluppa una riflessione su cosa lega un traduttore all’autore che traduce (e la traduzione al testo originale) in un romanzo al tempo stesso sofisticato e divertente, colto e trascinante, un gioco di specchi e scatole cinesi che sarebbe piaciuto a Georges Perec e Raymond Queneau ed è stato un caso letterario in Francia.
«La vendetta del traduttore è un riscatto collettivo. E’ l’antro dentro il quale si nascondono milioni e milioni di parole taciute dai traduttori nei confronti dei libri che si trovano per le mani... Brice Matthieussent ha fatto quello che qualunque traduttore è tentato di fare una, mille volte, ma non lo fa mai: riscrivere, manipolare, buttare nel cestino. Eppure, il risultato che la sua vendetta raggiunge non è distruzione. Anzi. E’ inventiva, novità, fonte di stupore» Elena Loewenthal

«Che bel gioco di specchi! si esclama chiudendo il romanzo d'esordio di Brice Matthieussent» Le Monde


«Un grande e virtuosistico romanzo dove la
Z di Zorro segnala vendetta del traduttore mascherato» L'Humanité

http://www.marsilioeditori.it/component/marsilio/libro/3171179-la-vendetta-del-traduttore

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