In breve
Le
avventure di Learco Ferrari, alter ego dell’autore, scrittore “martire
della letteratura”, esperto di narrativa russa, magazziniere per caso e
trombettista, appena lasciato da Bassotuba. Il libro che ha fatto
conoscere Paolo Nori.
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Il libro
“Io sono quello che non ce la faccio.
Io sono stanco, anzi, stanchissimo. La vita moderna ha dei ritmi e delle
pretese che tenerci dietro, io non ce la faccio. Oppure no.
Io sono esaurito. Ho finito, nel breve volgere di sette lustri,
l’energia vitale che mi è stata concessa. Sono scarico. Sembro vivo, ma
sono morto. Oppure no.
Io sono un martire della letteratura. Ho scritto un romanzo che è
piaciuto molto a due editori, uno dei quali molto importante. Molto
colpiti. Originale, mi han detto. Ti chiamiamo entro fine luglio, mi han
detto. Oggi è l’otto di agosto e sono qui in casa che aspetto. Non
succede niente. Questo niente mi ammazza. Oppure no.
[…]
Io sono sotterrato da una storia sentimentale, finita male. Bassotuba è
andata via con un sociologo e io non ho retto al distacco. Che ancora
adesso, sui muri di casa, ci sono appesi i biglietti che mi lasciava.
Non buttare le cicche nella tazza del water!!! Io guardo quei tre punti
esclamativi e torno indietro e spengo la cicca nel portacenere. Come se
adesso servisse a qualcosa. Come se un’azione potesse in qualche modo
cambiare la mia condizione presente. Invece no.”
http://www.feltrinellieditore.it/SchedaLibro?id_volume=5001223
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«Un angelo non c’è sempre. Se no, non è un angelo. La sua prerogativa è che qualche volta arriva e qualche volta ti abbandona. Ecco l’essenza, la traccia dell’angelo». «Un angelo non c’è sempre. Se no, non è un angelo. La sua prerogativa è che qualche volta arriva e qualche volta ti abbandona. Ecco l’essenza, la traccia dell’angelo». Un Natale degli anni Cinquanta. Tutta la famiglia è riunita intorno all’albero, che porta sulla cima un puntale con l’effige di un angelo che il piccolo Morfeo fissa incantato; ora il bambino si allontana, si rannicchia presso una finestra, quando una persiana si stacca piombandogli sul capo. Il
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