Passa ai contenuti principali

Claudia Piñeiro, "Betibù", Feltrinelli, 2012




(Traduzione: Pino  Cacucci)


“Quello di Claudia Piñeiro è un modo raffinato di utilizzare un genere popolare per parlare soprattutto, d'altro” La Stampa

La vita del lussuoso Country Club “La Maravillosa”, quartiere chiuso e controllato da severe misure di sicurezza, è sconvolta da un delitto: Pedro Chazarreta è stato trovato con la gola tagliata e un coltello in mano. Suicidio? I dubbi sono molti, in questo un microcosmo dove sembra sia obbligatoria la serenità, se non proprio la felicità; un giornale si ostina a voler approfondire, incaricando delle indagini Nurit, detta Betibú, scrittrice, considerata la “dama nera” delle lettere argentine, e un giovane cronista inesperto. I due sono affiancati da Jaime Brena, un giornalista più navigato, messo da parte perché considerato anziano; insieme formano un’improbabile ma riuscitissima squadra d’investigazione. Pian piano il mistero si infittisce, i tre scoprono che la morte di Chazarreta è legata ad altre morti, apparentemente accidentali, di alcuni suoi vecchi compagni di scuola, uniti forse da un oscuro passato. E ora qualcuno sembra essersi preso il disturbo di vendicare quest’antica hybris. Chi si nasconde dietro questa intricata faccenda? Claudia Piñeiro, già apprezzata in Italia per lo straordinario thriller Tua, torna con Betibú: una storia incalzante in cui dispiega tutto il suo talento narrativo.
 
http://www.feltrinellieditore.it/SchedaLibro?id_volume=5100700

Commenti

Post popolari in questo blog

Esmahan Aykol, "Appartamento a Istanbul", Sellerio, 2011

(Traduzione di Emanuela Cervini) Kati Hirschel, quarantenne anticonformista, appassionata di gialli tanto da aprire a Istanbul una libreria specializzata, anche questa volta è alle prese con un caso che la coinvolge in prima persona. Osman, tipo losco gestore di parcheggi, viene ucciso poco dopo un alterco con Kati. Solare e intuitiva, fin troppo curiosa, la libraia con l'hobby dell'investigazione inizia a indagare. Kati Hirschel è una Berlinese trapiantata a Istanbul da una quindicina d'anni. Gestisce una libreria specializzata in gialli, per il resto il suo tempo è preso a occuparsi di una quantità di piccoli affari pratici che la sballottano da un estremo all'altro della sconfinata città che abbraccia il Bosforo. E parla, conversa continuamente e con chiunque, di ogni ceto occupazione e risma, amiche e vicini, amori, e personaggi con cui viene in contatto per il lavoro o per le altre incomben...

Dimartino "Niente da dichiarare"

Le frasi da usare prima di partire sono "addio", o forse "arrivederci in un giorno migliore". Parla con gli estranei, non tirarti indietro, fatti raccontare, lasciati tentare sempre dal rischio di un errore. Corri sotto il cielo, non ti può far male, evita di preoccuparti della polizia o dei passaporti, le marche da bollo, i contanti sono solo documenti, solo pezzi di carta e niente più. E a te cosa importa di questo se hai visto il mondo? L'hai stretto bene e non hai niente da chiarire, niente da dichiarare. La distanza tra due punti è un insieme di passaggi, di miracoli, di testimoni, resti di animali, vite, minerali. Lascia stare il tempo, tanto dopo il giorno è quasi sicuro che arriva la notte. Non pensare a quello che hai lasciato a casa: sono solo cose, e le cose prima o poi diventano rovine. E a te cosa importa di tutto se hai visto il mondo? L'hai stretto bene e non hai niente da chiarire, niente da dichiarare. E alle dogan...

Rabindranath Tagore

"Vita della mia vita, sempre cercherò di conservare puro il mio corpo, sapendo che la tua carezza vivente mi sfiora tutte le membra. Sempre cercherò di allontanare ogni falsità dai miei pensieri, sapendo che tu sei la verità che nella mente mi ha acceso la luce della ragione. Sempre cercherò di scacciare ogni malvagità dal mio cuore, e di farvi fiorire l'amore, sapendo che hai la tua dimora nel più profondo del cuore. E sempre cercherò nelle mie azioni di rivelare te, sapendo che è il tuo potere che mi dà la forza di agire." da: Gitanjali ------------------------------------------------------------------------------------------------- Oh, poeta, la sera s'avvicina; i tuoi capelli diventano grigi. Nel tuo meditare solitario odi il messaggio dell'aldilà? « E' sera », rispose il poeta, « e sto in ascolto perché dal villaggio qualcuno potrebbe chiamarmi, sebbene l'ora sia tarda. Osservo se i giovani cuori vagabondi s'incontrano, e due paia d'occhi supp...