Bene...quando il ritorno è in una calda città dove non c'è mare sembra molto più faticoso, certo la differenza sta nelle comodità che si trovano a casa... Anche se per poco tempo si può dire che ho trovato quello che cercavo: pace, lontano da tutto per poter razionalizzare e ragionare su alcuni eventi che "avverranno" solo se mi impegno. Sono stati due giorni dove avvenimenti contrastanti ci hanno aiutato e messo in difficoltà allo stesso tempo. Il lungo cammino verso un nuovo posto dove accampare e la paura di non trovarne uno adatto non hanno fermato l'intenzione di rimanere, mentre la luna piena ci proteggeva, illuminava il nostro cammino e aspettava che montassimo le tende...poi, dopo tanta fatica, una bella passeggiata in paese, una sosta sulla spiaggia e l'eclissi...e di nuovo il ritorno verso quel luogo e la luna, di nuovo alta nel cielo, ancora più luminosa, abbiamo potuto vedere qualche stella, ma c'era troppa luce, così tanta da entrare nelle tende. Lo spettacolo è stato comunque emozionante, così ci siamo raccolti nei nostri silenzi e ci siamo addormentati mentre la luna ci cantava la sua ninna nanna illuminando le nostre menti...al suono delle onde e dello scoppiettio della legna...
«Un angelo non c’è sempre. Se no, non è un angelo. La sua prerogativa è che qualche volta arriva e qualche volta ti abbandona. Ecco l’essenza, la traccia dell’angelo». «Un angelo non c’è sempre. Se no, non è un angelo. La sua prerogativa è che qualche volta arriva e qualche volta ti abbandona. Ecco l’essenza, la traccia dell’angelo». Un Natale degli anni Cinquanta. Tutta la famiglia è riunita intorno all’albero, che porta sulla cima un puntale con l’effige di un angelo che il piccolo Morfeo fissa incantato; ora il bambino si allontana, si rannicchia presso una finestra, quando una persiana si stacca piombandogli sul capo. Il
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